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Poliziotto trova droga nel campo da calcio del carcere Beccaria di Milano e viene aggredito dai detenuti

Un poliziotto penitenziario in servizio nel carcere Beccaria di Milano è stato aggredito lo scorso 15 agosto da alcuni detenuti. L’agente aveva appena trovato nel campo da calcio della sostanza stupefacente.
A cura di Enrico Spaccini
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L'istituto penale per minori Cesare Beccaria di Milano
L'istituto penale per minori Cesare Beccaria di Milano

Un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito lo scorso giovedì 15 agosto da alcuni detenuti del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Stando a quanto riportato dal sindacato di categoria Sappe, il poliziotto aveva poco prima trovato della sostanza stupefacente durante la bonifica quotidiana del campo da calcio. Un gruppo di giovani lo avrebbero preso a calci e pugni durante l'ingresso in sezione e nell'ufficio dell'ispettore, scaraventandogli contro una sedia. Solo lo scorso 12 agosto la polizia penitenziaria aveva sequestrato altra sostanza stupefacente tenuta nascosta da un operatore esterno, probabilmente destinata ai detenuti.

L'aggressione di Ferragosto

L'ultima aggressione è avvenuta nel giorno di Ferragosto. Durante la bonifica pomeridiana del campo da calcio del carcere, un agente avrebbe trovato della sostanza stupefacente che probabilmente era stata lanciata dall'esterno poco prima. Come riferito da Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe, il poliziotto sarebbe stato aggredito da alcuni detenuti con calci e pugni quando ha preso servizio in sezione.

"Più tardi", ha aggiunto Greco, "i giovani reclusi, che rientravano dalla visita in infermeria, sono entrati nell'ufficio dell'ispettore, dove si trovava il poliziotto e lo hanno nuovamente aggredito". Stando a quanto riportato dal Sappe, i giovani avrebbero anche tentato "di colpire l'ispettore, scaraventando contro di loro una sedia".

Il problema del sovraffollamento

Solo lo scorso 12 agosto, quindi tre giorni prima di questo episodio, gli agenti della polizia penitenziaria avevano sequestrato circa 93 grammi di sostanza stupefacente all'interno dell'istituto penitenziario. La droga era tenuta nascosta da un operatore esterno, ma è probabile che fosse destinata ai giovani detenuti.

Oltre alla questione relativa alla droga, che in qualche modo sembrerebbe riuscire a entrare all'interno del carcere minorile, il garante dei detenuti ha sottolineato un altro problema che affligge quasi tutti gli istituti penitenziari italiani: il sovraffollamento. Stando a quanto riportato nell'ultima analisi, che riporta dati aggiornati al 18 agosto, il Beccaria avrebbe una capienza massima di 37 detenuti (per via dei lavori di ristrutturazione ancora in corso in varie aree), ma ci sarebbero all'interno 60 ragazzi con un tasso di sovraffollamento del 162,15 per cento.

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