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Pioltello, calci e pugni alla compagna, poi tenta di accoltellarla: arrestato 34enne

Il 34enne, un cittadino tunisino, è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di atti persecutori e lesioni personali aggravate. La vittima, una donna di 40 anni, ha raccontato ai militari dell’Arma che l’hanno soccorsa di essere da tempo vittima di violenza da parte del compagno, ma di non averlo mai denunciato.
A cura di Valerio Papadia
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Un uomo di 34 anni, cittadino tunisino già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver picchiato la compagna, una donna di 40 anni: è accaduto a Pioltello, nella provincia di Milano. I militari dell'Arma della locale stazione sono intervenuti sul posto, un appartamento di via Cilea, dopo la segnalazione della vittima, appurando che il 34enne, per futili motivi, probabilmente legati alla sua gelosia, si era recato in casa della donna e l'aveva colpita con calci e pugni. Il 34enne ha poi afferrato anche un coltello da cucina e ha cercato di colpire la compagna con alcuni fendenti: la donna è riuscita fortunatamente a rifugiarsi in camera da letto e a sottrarsi all'aggressione. Nel tentativo di accoltellare la donna, il 34enne si è procurato alcuni tagli alle braccia ed è stato così bloccato dai sanitari del 118 e dai carabinieri: per lui, medicato sul posto dai sanitari e poi arrestato dai militari dell'Arma con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, si sono aperte le porte del carcere milanese di San Vittore.

La donna, anche lei soccorsa dal 118, è stata trasportata all'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, nella provincia meneghina, dove il personale medico le ha riscontrato alcune contusioni cagionate dalle botte e giudicate guaribili fortunatamente in pochi giorni. Una volta al sicuro in ospedale, la 40enne ha trovato il coraggio di raccontare ai sanitari e ai carabinieri di essere da tempo vittima di violenza da parte del 34enne, che però non aveva mai denunciato. Dopo essere stata medicata, la donna è stata invitata a rivolgersi al locale centro antiviolenza.

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