Pio Albergo Trivulzio, riaperte le indagini sulle morti Covid di alcuni anziani: convocati i parenti
Sono state riaperte le indagini relative alle morti degli anziani ospiti del Pio Albergo Trivulzio a Milano. I decessi sono avvenuti durante la prima ondata di Covid del 2020. Le indagini sono ripartite dopo che, nei giorni scorsi, il giudice per le indagini preliminari Alessandra Cecchelli non ha accolto la richiesta di archiviazione per il direttore generale Giuseppe Calicchio e per la stessa struttura.
Convocati già alcuni parenti delle vittime
Il giudice ha quindi disposto nuovi accertamenti che dovranno poi portare a una perizia. Per questo motivo nei prossimi giorni saranno ascoltati i parenti di circa 400 pazienti deceduti tra gennaio e aprile 2020. La convocazione, inviata dalla Guardia di Finanza, è stata inviata già a quei parenti che avevano presentato denuncia.
Il gip ha infatti indicato ai pubblici ministeri di sentire i famigliari delle persone morte per verificare il ricovero al Pat di persone dimesse da altre strutture con una diagnosi di polmonite.
Gli accertamenti chiesti ai pubblici ministeri
Gli inquirenti dovranno poi verificare la compresenza, nella stessa stanza, di persone sane e di persone con dei sintomi sospetti, come siano avvenuti i trasferimenti dei pazienti tra reparti e infine la "commistione del personale" oltre all'acquisizione di ulteriore documentazione informativa sulla struttura.
La perizia potrà superare i limiti della consulenza che i pm avevano già effettuato. "A distanza di due anni – spiega l'associazione Felicita che rappresenta i famigliari e che si era opposta all'archiviazione – le loro voci potranno finalmente essere ascoltate in relazione ai fatti di cui sono stati testimoni diretti o indiretti". Per l'associazione, la riapertura dell'inchiesta è un importante passo per l'accertamento dei fatti.