Pilota muore nello schianto di un Jet militare sul Legnone: indagati il suo “secondo” e 7 dirigenti della Leonardo

Sono otto gli indagati per l'incidente aereo del 16 marzo 2022 in cui perse la vita il pilota collaudatore inglese Dave Ashley. Il 49enne era alla guida del Jet Aermacchi M346 di Leonardo che si è schiantato contro il monte Legnone, la montagna più alta della provincia di Lecco. Ashley era deceduto in seguito all'espulsione del suo sedile dal velivolo, finendo per impattare contro la parete rocciosa. Stando a quanto comunicato dal procuratore Ezio Domenico Basso, al secondo pilota, Giampaolo Goattin, e a sette dirigenti della Leonardo spa vengono contestate, a vario titolo, le ipotesi di disastro aviario colposo e omicidio colposo legato alla violazione delle norme antinfortunistiche.

L'incidente e la morte di Ashley
Le indagini su quanto accaduto il 16 marzo 2022 sarebbero state particolarmente complesse, per questo motivo si sono avvalse di diverse consulenze. L'incidente si era verificato intorno a mezzogiorno, quando a bordo del Jet si trovavano l'ex formatore della Royal Air Force inglese 49enne, David Ashley, e il collaudatore veronese di 53 anni, Giampaolo Goattin.
Per cause che saranno dibattute nel corso del processo, il velivolo della Leonardo è precipitato sul Legnone. I due piloti erano riusciti ad attivare l'espulsione d'emergenza dei rispettivi sedili ma, mentre Goattin era riuscito a paracadutarsi in una zona sicura riportando solo ferite lievi, Ashley era stato proiettato contro la parete rocciosa, morendo all'impatto.
La chiusura delle indagini
Dopo tre anni, otto persone hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini. Come dichiarato dallo stesso procuratore titolare del fascicolo, si tratta di sette dirigenti della Leonardo e dello stesso Goattin. Nei loro confronti potrebbe, dunque, arrivare presto la richiesta di rinvio a giudizio con le accuse, a vario titolo, di disastro aviario colposo e omicidio colposo legato alla violazione delle norme antinfortunistiche.
Per la Procura, infatti, la morte di Ashley rientrerebbe nell'ambito di un infortunio sul lavoro. La stessa Leonardo Spa è stata chiamata in causa per la responsabilità amministrativa legata alle norme antinfortunistiche.