Piero, morto dopo la puntura di un’ape mentre passeggiava con la moglie
Una giornata in compagnia della moglie, insieme a passeggiare per le strade di campagna. Una camminata per sfuggire alla calura della città, e trovare conforto nel fresco dei prati. Quando qualcosa inizia ad andare per il verso storto: verso mezzogiorno Pietro Antonio Brevi, un settantenne della provincia di Bergamo (Castelli Calepio), si sente male. Colpa di una puntura d'ape al dito del piede. Fatale, per un allergico come lui: è morto nel pomeriggio di ieri, 14 luglio, per le conseguenze di uno shock anafilattico.
I tentativi della moglie
A nulla è valso il tentativo disperato della moglie Licia di soccorrerlo. La donna, conoscendo l'allergia del marito, ha tentato di togliergli il pungiglione e di rianimarlo, dopo averlo visto immediatamente cambiare colore, in volto e sulla lingua. Al telefono con la centrale operativa di Areu, si è fatta spiegare nei dettagli alcune manovre di primo soccorso come il massaggio cardiaco, per provare disperatamente a tenerlo in vita. Niente da fare. Il suo cuore ha smesso di battere poco dopo la puntura mortale, ed è morto soffocato.
Piero lascia la figlia Paola, la nipote Elisa, i fratelli e le sorelle. La salma è già stata riconsegnata ai familiari: i funerali saranno celebrati sabato mattina (alle 9.30) nella parrocchiale di Castelli Calepio, partendo dalla Casa del commiato di via Provinciale.
Lo shock anafilattico
L'uomo soffriva già di allergia alle punture di insetti. Ma cos'è lo shock anafilattico, una reazione che il corpo può scatenare, in questi casi, dopo una puntura? Per shock anafilattico si intende una reazione allergica generalizzata, che si manifesta all'improvviso e che può portare alla morte, se non viene prontamente trattata. Inizia con grande rapidità interessando due o più apparati, ad esempio pelle e sistema respiratorio, o circolatorio, o gastrointestinale. Il farmaco salvavita, in caso di shock anafilattico, è l'adrenalina somministrata per via endovenosa.