Piero Landriani ucciso a coltellate, la telefonata tra i due amanti arrestati: “L’hai ammazzato davanti a me”
Piero Luigi Landriani è stato ucciso nella tarda serata dello scorso 25 aprile. A chiamare i soccorsi era stata Andrèina Cristiane Nascimento, 49enne brasiliana che viveva con lui nel condominio Aler di via dei Panigarola 8 in zona Corvetto, a Milano. Agli investigatori la donna aveva riferito che il 69enne aveva avuto un incontro con due nordafricani per ragioni di spaccio e che erano stati loro a uccidere Landriani. Dopo quasi un mese di indagini, a finire arrestati sono stati invece la stessa Nascimento e il suo compagno, Giovanni Iuliano, incastrati proprio dalla telefonata al 112 e dalle conversazioni intercettate.
La chiamata al 112
Sono le 23:12 del 25 aprile quando al 112 arriva una chiamata. Dall'altra parte del telefono c'è una donna che chiede aiuto perché l'uomo che vive con lei è stato appena accoltellato. La conversazione è confusa, ci sono alcune difficoltà di comunicazione. "Panigarola 8 siete? Mi risponde?", domanda il centralino. All'arrivo dei soccorsi, Landriani è morto dopo essere stato colpito da 10 coltellate e in casa c'è solo Nascimento.
La registrazione di quella telefonata, però, ha sollevato qualche dubbio. Riascoltandola, infatti, si sente in sottofondo: "Tu mi lascia di fottermi da sola? Io mando la polizia a casa tua eh. Giovanni, Giovanni". Dalle intercettazioni del cellulare della 49enne si scopre che quel Giovanni è Iuliano, 35enne originario della provincia di Salerno e compagno della donna. È lui che la richiama pochi minuti dopo essersi allontanato da quell'appartamento.
La falsa versione concordata
"Tu sei testimone, tu hai visto che i marocchini lo hanno accoltellato, allora perché non ti presenti?", gli dice lei alle 23:17. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, questa era la versione che avevano concordato. Nascimento, infatti, racconta di due pusher nordafricani che avrebbero incontrato Landriani e che lo avrebbero ucciso per un debito di 70 euro.
Tuttavia, nessuno che corrispondeva a quella descrizione è stato visto dalle telecamere di sorveglianza uscire dal condominio di via Panigarola. Anzi, le immagini hanno dimostrato che nell'abitazione del quinto piano c'era Nascimento, che lì ci viveva, ma anche Iuliano. "Hai ammazzato Luigi davanti a me, io vado in galera per te", si sente dire dalla 49enne in un'altra conversazione tra i due. "Stai parlando troppo", la ammonisce il compagno.
I due sono stati fermati per l'omicidio di Landriani e portati al carcere di San Vittore. Quello che resta da chiarire è chi sia stato nell'atto pratico ad accoltellare Landriani. Punto che potrebbe essere chiarito dai risultati dall'autopsia.