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In Lombardia c’è l’accordo fra M5S e Pd: anche il Movimento appoggerà Majorino alle regionali

Dopo il sì di Giuseppe Conte, è ufficiale: il candidato governatore per il centrosinistra in Lombardia Piefrancesco Majorino sarà sostenuto da una larghissima coalizione giallorossa che unisce Pd e M5S. “Confronto proficuo con il M5S, possiamo vincere”
A cura di Francesca Del Boca
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Giuseppe Conte ha detto sì. E dunque, dopo il nulla osta del leader del Movimento Cinque Stelle, è ormai ufficiale: l'eurodeputato dem e candidato governatore per il centrosinistra in Lombardia Piefrancesco Majorino sarà sostenuto da una larghissima coalizione giallorossa, con all'interno i pentastellati lombardi.

"Confronto proficuo con il M5S, possiamo vincere in Lombardia"

Ad annunciarlo, lo stesso Majorino. "La coalizione che stiamo costruendo è forte e si sta arricchendo di numerose esperienze del mondo civico", ha detto il candidato del centrosinistra. "Sono pronto a presentare  presto un programma che accolga il contributo delle forze di centrosinistra elaborato nei mesi scorsi, il punto di vista dei sindaci lombardi con cui sto dialogando spesso in questi giorni e i punti condivisi al tavolo di confronto, assai proficuo, tenutosi tra le forze di centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. La sfida in Lombardia è assolutamente aperta, e possiamo vincere". 

Con il sorriso sulle labbra anche dall'altra parte. "Siamo soddisfatti del lavoro che oggi arriva a conclusione: le forze politiche all'interno della coalizione hanno riconosciuto l'importanza dei temi e delle proposte del Movimento Cinque Stelle", sono state le parole del coordinatore in Lombardia Dario Violi. "Il giudizio su questo percorso è positivo. Con un unico grande obiettivo: consegnare nelle mani dei cittadini lombardi una vera, concreta e solida opportunità di cambiamento".

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Gli ultimi sondaggi: Majorino con il M5S al 40 per cento

Ottimismo giustificato dagli ultimissimi sondaggi, che darebbero il candidato del centrodestra Attilio Fontana solo 5 punti sopra una coalizione guidata da Piefrancesco Majorino e sostenuta dai Cinque Stelle: solo così il candidato del Pd supererebbe la soglia del 40 per cento, tallonando il governatore uscente (attestato intorno al 45 per cento). Il Pd prenderebbe infatti il 17 per cento, mentre il M5S sfiorerebbe il 10 per cento (9,8 per cento per l'esattezza), registrando una crescita anche dalle ultime politiche, in cui si era fermato al 7,5 per cento. SI arriverebbe al 5,4 per cento, nonostante gli scandali che stanno colpendo il deputato Aboubakar Soumahoro, eletto alle ultime politiche proprio nella circoscrizione Lombardia 1. +Europa si fermerebbe, invece, al 2,3 per cento.

Il nodo di +Europa: "Noi mai con i Cinque Stelle"

Entra un alleato e ne esce un altro. È probabile infatti che sarà proprio +Europa a sfilarsi dalla coalizione giallorossa. Attraverso le parole di Benedetto Della Vedova, deputato e segretario nazionale, ha sempre infatti messo in chiaro la propria posizione: "In Lombardia noi appoggiamo il Pd solo senza i Cinque stelle. Questione di lealtà politica". Poco male, visto che il partito di Emma Bonino vale poco più di 2 punti percentuali, contro i quasi 10 punti del Movimento creato da Beppe Grillo. Ma la questione è ancora aperta, e forse c'è ancora (poco) tempo per provare a convincere il vecchio alleato a rimanere sulla barca: bastano pochi punti, se davvero il divario fosse così risicato, a decidere una sconfitta o una vittoria.

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