Piccirillo, consigliere espulso dai Cinque stelle: “Ho subito azioni simili alle epurazioni fasciste”
"Oggi non ho ancora avuto una conferma dal presidente del gruppo Andrea Fiasconaro né mi sono stati anticipati i motivi della presunta espulsione. Oggi subisco delle azioni che si avvicinano alle epurazioni del ventennio fascista". Luigi Piccirillo commenta così, in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, l'espulsione dal M5s Lombardia, richiesta ieri con una lettera consegnata all'ufficio di presidenza del consiglio regionale da parte del presidente del Gruppo Andrea Fiasconaro. "Il confronto e il dissentire credo siano il sale della democrazia ma non ho avuto un contraddittorio" ha aggiunto Piccirillo "Sono entrato nel M5s perché credo nei valori che rappresentava: oggi mi chiedo se quei valori esistano ancora".
Piccirillo: Sto valutando se dimettermi o entrare nel Gruppo Misto
A chi gli ha chiesto quale sia il suo futuro politico, se abbia deciso di dimettersi o meno dal consiglio regionale oppure se aderisca al Gruppo Misto a Palazzo Pirelli, Piccirillo ha replicato: "È una valutazione che sto facendo in questi giorni, ieri però per me è stato un fulmine a ciel sereno. Molti cittadini mi hanno chiesto di non dimettermi e continuare. Ho l'esclusione dal gruppo consiliare ma non dal Movimento" ha aggiunto. Tra gli scenari possibili, Piccirillo potrebbe in un primo momento approdare al Misto e poi dare vita al gruppo dei Verdi. Alcune fonti interne al partito avevano ribadito ieri il fatto che il consigliere Piccirillo non fosse più partecipe da tempo alla vita politica del M5s Lombardia e che la sua azione di protesta contro l'obbligo del green pass fosse stata solo la goccia che aveva fatto traboccare il vaso ma non la motivazione principale della sua espulsione.