Picchiato dagli ultrà greci, la Procura però lo scambia per uno di loro: tifoso del Milan a processo in Grecia

Una storia paradossale che ha come protagonista un tifoso del Milan di 76 anni: l'uomo è passato dall'essere vittima ad aggressore. La vicenda risale al 2017 quando il 76enne era tra coloro che è stato pestato dagli ultrà dell'Aek Atene nella metropolitana greca. Nonostante sia finito in ospedale con diverse fratture, la Procura greca lo accusa di essere stato uno degli ultrà greci responsabile delle violenze ai danni dei milanisti e di aver provocato gli scontri.
Il 76enne: Non dormo la notte
In un'intervista al quotidiano "Il Giornale di Brescia", Abele Ruggeri ha raccontato di vivere un incubo da ben quattro anni: "Non dormo la notte". Il 2 novembre 2017 l'uomo, che all'epoca dei fatti aveva 72 anni, si trovava in Grecia per poter assistere, insieme ad alcuni amici, alla partita di Europa League che vedeva sfidarsi l'Aek contro il Milan. Poche ore prima dell'inizio della partita, Ruggeri si trovava – insieme ad altri tifosi italiani – in metro. A un certo punto, il suo vagone è stato preso d'assalto da alcuni tifosi greci. Sul posto è intervenuta la polizia. Negli scontri, gli agenti hanno colpito Ruggeri con una manganellata alla testa. L'uomo si è risvegliato in ospedale con una frattura scomposta del naso e molti lividi.
Le accuse della Procura
La Procura di Atene lo accusa di di violenza, possesso di armi e aver provocato gli scontri. Secondo gli inquirenti greci l'uomo avrebbe fatto parte degli ultrà greci "che hanno attaccato i tifosi della squadra avversaria e i poliziotti" e hanno ferito "cinque tifosi del Milan", tra i quali però ci sarebbe proprio il 76enne. Per quasi un anno e mezzo le udienze sono state rinviate per Covid. Nell'ultima sembrava avessero compreso il malinteso, ma a causa di un malore di un avvocato l'udienza è stata sospesa.