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Picchiati due agenti di Polizia nel carcere minorile di Milano: la situazione del Beccaria è sempre più critica

Nuovo episodio di violenza all’interno del carcere minorile di Milano: questa volta le vittime sono due agenti della Polizia penitenziaria aggrediti da un detenuto.
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Continuano ad arrivare segnali sempre più preoccupanti della grave situazione nel carcere minorile di Milano. Due agenti della Polizia penitenziaria sono stati picchiati da un detenuto e sono finiti al pronto soccorso per le lesioni riportate. Anche il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria registra "segnali preoccupanti dall'universo penitenziario minorile".

Aggrediti due poliziotti nel carcere minorile

Giovedì 22 dicembre, nel corso della mattinata, due agenti della Polizia penitenziaria in servizio presso il carcere minorile Beccaria di Milano sono stati aggrediti da uno dei ragazzi detenuti. Secondo quanto riferito dal Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria l'aggressione, comunque ingiustificabile, è inoltre avvenuta per futili motivi.

Tuttavia i due agenti, dopo essere stati soccorsi da altri colleghi, sono stati trasferiti in ospedale e ricoverati in prono soccorso dove, dopo le opportune visite, gli sono stati prescritti 10 giorni di prognosi.

Preoccupa il carcere Beccaria

Soltanto qualche settimana fa era emerso che tra il 7 e l'8 agosto un ragazzo di appena 16 anni è stato violentato e torturato per ore da altri detenuti. In seguito a questo episodio, Fanpage.it ha denunciato come il carcere minorile di Milano abbia cambiato ben tre direttori in meno di un anno.

In un'intervista, Valeria Verdolini, referente per la Lombardia dell'Associazione Antigone, ha spiegato la grave situazione in cui versa il Beccaria: i detenuti sono 46 benché i posti siano appena 31 e i lavori di ristrutturazione di cui la struttura necessita non siano mai stati portati a termine.

"Ci auspichiamo, come Associazione Antigone, – aveva dichiarato nell'intervista – che ci sia quanto prima una stabilizzazione del personale che lavora all’interno dell’istituto, con una direzione altrettanto stabile. Il Beccaria merita un direttore che resti in carica per un tempo congruo e che non sia impegnato anche in altri istituti".

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