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Picchia la moglie per farla abortire e poi la stordisce con l’alcol per violentarla: condannato a 6 anni

Un uomo di 33 anni è stato condannato a sei anni perché ha picchiato la moglie per farla abortire, l’ha fatta ubriacare per violentarla e l’ha umiliata diverse volte.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Un uomo di 33 anni è stato condannato a sei anni di reclusione perché accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie. La sentenza è stata letta dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Sondrio. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, le violenze sono iniziate nel 2015. Oltre a picchiarla, l'ha violentata dopo averle imposto di bere alcolici per stordirla. 

A darne notizia è il quotidiano Il Giorno. Le indagini sono partite dopo che la vittima ha presentato denuncia ai carabinieri di Ponte in Valtellina. Gli inquirenti hanno scoperto che nel 2015, quando la donna era in gravidanza e viveva con lui all'estero, l'uomo l'ha picchiata tanto che ha perso uno dei due bimbi.

Le violenze sono continuate anche quando la famiglia si è trasferita in Italia. Botte e umiliazioni sfociati in atteggiamenti possessivi. Una volta le ha dato alcune sberle per aver fatto una passeggiata a Sondrio con i parenti. Ha provato a soffocarla perché, durante una festa, un familiare le ha preso la mano per invitarla a ballare. L'ha anche minacciata con il coltello.

L'ha poi stordita con gli alcolici per violentarla sessualmente. E, in un'occasione, ha sfasciato i mobili a pugni davanti al bimbo piccolo. Nel 2022 una vicina di casa è intervenuta dopo aver sentito le grida della vittima e il pianto del bambino. Grazie alla sua azione, è riuscita a interrompere l'ennesimo tentativo di soffocamento con un cuscino da parte del 33enne.

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