Picchia la moglie e la figlia di sette mesi: uomo condannato a 6 anni di carcere
Un uomo di 34 anni è stato condannato a sei anni di carcere perché accusato di aver picchiato la moglie e la figlia di appena sette mesi. L'uomo, in un'occasione, avrebbe strappato la piccola dalle mani della donna e l'avrebbe minacciata con una pistola: "Se la bambina piange e non vuole stare con me, è tutta colpa tua". Avrebbe poi rivolto l'arma verso i piedi e avrebbe urlato: "Adesso tu muori di infarto". L'avrebbe poi tirata per i capelli, sbattuta contro un muro e dato un pugno sia a lei che alla piccola. Infine l'avrebbe chiusa in casa. Infine avrebbe detto: "Tuo fratello non tornerò vivo dal lavoro" e avrebbe esploso alcuni colpi a scopo intimidatorio.
A raccontare questa storia è il quotidiano Il Giornale di Brescia. L'episodio contestato risale al 19 luglio del 2023 proprio nell'hinterland di Brescia. Dopo quanto accaduto, la 32enne – che lavora nel consolato indiano di Milano – ha deciso di denunciarlo. Alle forze dell'ordine ha spiegato di essere stata vittima di diverse violenze verbali e fisiche. Un giorno l'avrebbe presa per il collo e le avrebbe gettato tutti i vestiti. Dopodiché l'avrebbe costretta a un rapporto sessuale quando le avrebbe chiuso un braccio nel finestrino dell'automobile e l'avrebbe trascinata per alcuni metri. Infine le avrebbe sferrato un pugno sull'automobile e avrebbe passato la notte nel letto con lui che la minacciava con la pistola di non risvegliarsi più.
Un altro giorno ancora le avrebbe lanciato un coltello contro durante una cena. Durante il processo, l'uomo avrebbe provato a screditare la donna sostenendo che fosse già sposata. La sostituta procuratrice Marzia Aliatis ha chiesto nove anni di reclusione. Il tribunale lo ha condannato a sei anni e al pagamento di diecimila euro di provvisionale.