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Picchia, insulta e stupra l’ex moglie: condannato a 8 anni di carcere

Un uomo di 45 anni è stato condannato a otto anni di carcere dalla Corte d’Appello di Milano perché accusato di aver picchiato, insultato e violentato la moglie.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Un uomo è finito in carcere dopo che ha aggredito fisicamente e verbalmente la moglie. Nella giornata di oggi, giovedì 14 settembre, la Corte d'Appello di Milano ha infatti confermato la condanna per violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di un 45enne.

L'uomo avrebbe violentato l'ex moglie

L'arrestato viveva a Cassano Magnago, un comune che si trova nella provincia di Varese. Dopo essere stato scarcerato nel 2020 per alcuni precedenti di rapina ed estorsioni, è andato a vivere con la moglie e i due figli. Avrebbe quindi iniziato a maltrattare la donna, picchiandola e umiliandola fin quando la stessa non ha deciso di denunciarlo. L'avrebbe anche costretta a subire rapporti sessuali.

La minaccia in Tribunale: "Quando esco, ti ammazzo"

Lo scorso giugno l'uomo è così finito in carcere. Il Tribunale di Busto Arsizio lo ha condannato a otto anni di carcere. Al termine dell'udienza si era rivolto alla moglie dicendole: "Quando esco, ti ammazzo". Oggi i giudici di secondo grado hanno confermato la sentenza: "Non mi sentivo altro che carne da sesso", aveva detto la moglie durante una delle udienze davanti ai giudici di primo grado. 

L'uomo ha sempre sostenuto che le accuse rivolte dalla donna fossero false. Avrebbe addirittura insinuato che fosse "malata" e che avesse inventato tutto. I giudici di primo e secondo grado non gli hanno creduto e lo hanno così condannato a otto anni di carcere.

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