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Picchia e minaccia la madre e i fratelli per avere soldi da loro: arrestato ex assessore di Gallarate

Alessandro Petrone, ex assessore all’Urbanistica nel Comune di Gallarate (Varese), è stato arrestato lo scorso 29 marzo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Il 49enne avrebbe picchiato e minacciato l’anziana madre e i fratelli per avere denaro da loro.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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L'ex assessore all'Urbanistica del Comune di Gallarate (in provincia di Varese) Alessandro Petrone è stato arrestato nella mattinata di sabato 29 marzo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. A denunciare il 49enne, già coinvolto nel processo ‘Mensa dei Poveri" nel corso del quale ha patteggiato a 2 anni, sono stati i familiari, i quali hanno riferito di "condotte vessatorie" nei loro confronti con continue richieste di "somme di denaro" che avrebbero portato ad "atti di violenza, percosse, minacce, ricatti morali". Assistito dall'avvocato Daniele Concetto Galati, l'ex assessore di Forza Italia sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia nella giornata di oggi, martedì 1 aprile.

L'arresto è stato eseguito nella mattinata di sabato 29 marzo da parte della polizia di Stato, su ordinanza cautelare emessa dal gip di Busto Arsizio, Stefano Colombo, e richiesta dal pm Carlo Alberto Lafiandra. Petrone in passato aveva svolto diversi ruoli all'interno della politica della provincia di Varese: era stato assessore all'Urbanistica di Gallarate e aveva svolto incarichi dirigenziali a Somma Lombardo e a Villa Recalcati.

Stando a quanto riportato nella denuncia depositata dai suoi familiari, a partire dal 2019 il 49enne avrebbe "iniziato a richiedere insistentemente somme di denaro ai genitori", in quanto non riusciva a "sostenere uno stile di vita" che sarebbe stato "al di sopra delle possibilità economiche sue e familiari". Queste richieste, sostiene l'accusa, sarebbero state accompagnate anche da "atti di violenza, percosse, minacce, ricatti morali" nei confronti dei fratelli e dell'anziana madre.

Secondo gli investigatori, in alcune occasioni il 49enne avrebbe distrutto gli arredi domestici e avrebbe minacciato di togliersi la vita qualora non avessero assecondato le sue richieste di denaro. La madre più volte avrebbe cercato rifugio da altri familiari, venendo poi di fatto allontanata dal figlio che le avrebbe impedito il rientro in casa.

Le accuse mosse dalla Procura sono di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Nel pomeriggio di oggi, martedì 1 aprile, si terrà l'interrogatorio di garanzia. La difesa di Petrone sostiene che non ci sarebbero stati abusi e maltrattamenti fisici e che durante il colloquio con il giudice avrà modo di spiegare.

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