Picchia con la pistola un 16enne e gli rivolge insulti razzisti: poliziotto a processo
Nelle scorse ore, in Tribunale a Milano, è iniziato il processo ai danni di un agente di polizia che si sarebbe reso protagonista di atti di violenza nei confronti di un 16enne che si trovava nel centro di prima accoglienza Casa Testi in viale Fulvio Testi. Il poliziotto è accusato di minaccia grave. A processo sono finiti anche 3 suoi colleghi che avrebbero assistito alla scena senza sporgere denuncia.
L'atteggiamento aggressivo del poliziotto nei confronti del minore
L'episodio è avvenuto il 5 aprile 2023, quando nel centro di prima accoglienza Casa Testi, un poliziotto di fronte al rifiuto del minorenne di firmare un verbale – il 16enne era stato fermato poche minuti prima per le vie di Milano con addosso un una pinza multifunzionale contenente fra i vari utensili una lama di 8 centimetri -, lo avrebbe dapprima ammanettato e fatto sedere a terra, per poi colpirlo con calci alle gambe e con la pistola d'ordinanza alla testa mentre pronunciava insulti a sfondo razziale.
Le accuse rivolte alle forze dell'ordine
Dopo questo incidente, avvenuto di fronte al personale che gestisce il centro di prima accoglienza, la pm Cristina Roveda ha formalizzato l'accusa nei confronti dei poliziotti presenti quella sera. L'agente che avrebbe picchiato il minore è accusato di minaccia, con le aggravanti dell’uso dell’arma, della "minorata difesa" del ragazzo e "dell’abuso dei poteri e in violazione dei doveri inerenti alla funzione di pubblico ufficiale".
Sono stati rinviati a giudizio anche i 3 agenti presenti sul posto. Gli imputati sono sotto processo con l'accusa di non aver denunciato l'episodio con l'aggravante "di aver commesso il fatto rivestendo la qualifica di agente di polizia giudiziaria".