Piano vaccini anti Covid in Lombardia, somministrate 175.593 dosi: i dati di domenica 17 gennaio
In Lombardia sono state somministrate 175.593 dosi di vaccino contro il Covid-19 su 234.645 consegnate, pari al 74,8 per cento del totale. L'ultimo dato, aggiornato a domenica 17 gennaio, certifica l'avanzamento della campagna vaccinale nella regione italiana più colpita dal virus. Ieri mattina il dato era di 163.230 dosi inoculate su 234.645, per una percentuale del 69,6 per cento. I dati relativi alla campagna vaccinale sono consultabili nell'apposita sezione del sito del Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, presente sul sito del governo.
I vaccinati per sesso, categoria e fasce d'età
Il report contiene i dati relativi a sesso, categorie e fasce d'età dei vaccinati. In questa prima fase il vaccino è riservato a operatori sanitari e sociosanitari, al personale non sanitario delle diverse strutture (Asst, Rsa, ospedali privati) e agli ospiti delle strutture residenziali. Tra i vaccinati, 116.934 sono donne e 58.659 sono uomini. La fascia d'età finora maggiormente coperta dalla vaccinazione resta, come negli scorsi giorni, quella tra i 50-59 anni (50.155 dosi). Sono state effettuate inoltre 680 vaccinazioni nella fascia d'età 16-19, 21.329 nella fascia 20-29 anni, 28.439 nella fascia 30-39, 38.031 nella fascia 40-49. Sono poi state somministrate 21.211 dosi nella fascia d'età 60-69 anni, 4.677 nella fascia 70-79 e 6.343 d0si nella fascia 80-89 anni. Infine, 4.728 dosi sono state somministrate a persone ultra 90enni. A livello di categorie, finora sono stati vaccinati per la maggior parte operatori sanitari e sociosanitari (124.760 vaccinati). Segue il personale non sanitario delle varie strutture (37.226 dosi) e gli ospiti delle strutture residenziali, ai quali sono state somministrate 13.607 dosi.
Da oggi la Lombardia in zona rossa
Da oggi, domenica 17 gennaio, la campagna vaccinale proseguirà in una regione che si trova in "zona rossa" a seguito dell'ultimo monitoraggio della Cabina di regia e dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Aumentano le restrizioni per i cittadini lombardi, ma non si fermeranno naturalmente le somministrazioni del vaccino anti-Covid, l'unica arma disponibile per sconfiggere il virus oltre alla riduzione delle occasioni di contagio.