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Peste suina, indagati titolare e veterinario di un allevamento per non aver segnalato la morte di 400 maiali

Secondo la Procura di Pavia, il titolare e il veterinario di un allevamento di Zinasco non hanno segnalato la morte di 400 maiali avvenuta nei primi giorni di agosto. Così facendo, avrebbero alimentato un focolaio di peste suina nella zona.
A cura di Enrico Spaccini
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Il titolare di un allevamento di suini da ingrasso di Zinasco Nuovo (in provincia di Pavia) e un veterinario dell'azienda sono indagati dalla Procura. Secondo gli inquirenti, non avrebbero segnalato i primi casi di morti sospette di maiali che si sarebbero verificato a inizio agosto. Così facendo, i due avrebbero provocato il focolaio di peste suina che ha portato al sequestro di tutti gli altri allevamenti della zona.

Le morti sospette di 400 suini

L'allevamento di via Pollini a Zinasco Nuovo contava fino a un mese fa un migliaio di capi. Di questi, 600 sono stati inviati in tre macelli diversi, in Lombardia, in Veneto e in Emilia Romagna. Gli altri 400, invece, sono deceduti a pochi giorni di distanza.

Una mortalità anomala che ha fatto scattare le indagini per individuare eventuali casi di positività alla Psa (peste suina africana). L’Istituto zooprofilattico che si è occupato delle analisi ha poi confermato la presenza del virus ma, come afferma Ats, "nonostante le normative, l’aumento della mortalità non era stato segnalato ad Ats Pavia, impedendo immediate indagini diagnostiche e l’adozione di misure di controllo e prevenzione adeguate".

La scoperta del focolaio

La scoperta di quanto stava accadendo nell'allevamento di Zinasco è avvenuta per caso il 24 agosto. Un veterinario di Ats si è presentato in via Pollini per una verifica di routine e ha visto che erano presenti solo una quarantina di animali. Di questi, 23 erano già morti e i restanti sono stati abbattuti sabat0 26 agosto. Dai primi di agosto, il restante migliaio di esemplari era già stato macellato o smaltito.

Il titolare e il veterinario dell'azienda sono già stati ascoltati dai Nas di Cremona, che ora, accertata la presenza del virus in quell'allevamento, dovranno ripercorrere l'intera filiera dei suini mandati al macello. Intanto, sono state avviate le attività di depopolamento e di indagine epidemiologica. Tutti gli allevamenti nella zona di Zinasco, entro 10 chilometri, sono stati sequestrati e ogni movimento di entrata e di uscita bloccato.

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