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Perseguita e insulta un gelataio di origini marocchine: vigile urbano di Dongo a processo per stalking

Il gup del Tribunale di Como ha rinviato a giudizio l’agente della polizia locale di Dongo accusato di aver perseguitato un gelataio di origine marocchina. Il 58enne dovrà rispondere di stalking, aggravato dall’odio etnico.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stato rinviato a giudizio Elio Battistessa, l'agente della polizia locale di Dongo (in provincia di Como) accusato di stalking nei confronti di un commerciante di origine marocchina. L'uomo, titolare di una gelateria in città, aveva denunciato il poliziotto sostenendo che avesse tenuto nei suoi confronti condotte vessatorie, usando anche frasi discriminatorie. Per questo motivo, al 58enne viene contestata, oltre all'abuso del ruolo di pubblico ufficiale, anche l'aggravante dell'odio etnico.

I fatti di cui è accusato Battistessa si sarebbero verificati tra maggio 2022 e gennaio 2023. Il gelataio Zouhair Bourkaa, conosciuto da tutti come "Mario", aveva raccontato anche in un servizio andato in onda su Striscia La Notizia del comportamento che il 58enne adottava nei suoi confronti.

In alcune occasioni, il commerciante avrebbe anche filmato il vigile urbano mentre si rivolgeva a lui come "pir*a", "cogli**e" e gli avrebbe detto di "tornare in Marocco invece di stare qui a rompere". Secondo Bourkaa, inoltre, il poliziotto lo avrebbe accusato di aver falsificato i documenti per il rilascio dei permessi e di aver affisso abusivamente un’insegna e alcune fioriere.

Come riportato da Il Giorno, il sostituto procuratore di Como, Antonio Nalesso, ha chiesto il processo per Battistessa per stalking. Alcuni giorni fa, il gup del Tribunale di Como, Walter Lietti, ha disposto il rinvio a giudizio e il processo avrà inizio nei prossimi mesi. L'agente dovrà rispondere anche di abuso del ruolo di pubblico ufficiale e dell'aggravante dell'odio etnico. Battistessa ha sempre respinto le accuse, dicendo di essersi "limitato a chiedere di rispettare gli ordini del Comune".

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