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Pero, minaccia di morte e insegue la ex moglie fino in Calabria: ai domiciliari un uomo di 40 anni

Un uomo di 40 anni è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori nei confronti della sua ex moglie. Stando a quanto riportano i carabinieri di Pero, l’ex marito riempiva la donna di messaggi minacciandola anche di morte pur di convincerla a tornare insieme. Tanto che era arrivato a seguirla fino in Calabria dove la donna stava trascorrendo le sue vacanze la scorsa estate.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
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Era stato denunciato dalla ex moglie lo scorso settembre e ora per un uomo di 40 anni è scattato l'arresto con l'accusa di aver messo a segno numerosi atti persecutori nei confronti della donna. I fatti risalgono all'estate del 2020 e i carabinieri della tenenza di Pero, i mesi successivi, erano riusciti a raccogliere e a confermare gravi indizi di colpevolezza a carico del marito: l'uomo infatti registrava le conversazioni della moglie e la pedinava cercandola di convincerla in qualsiasi modo a tornare insieme a lui. E ancora: la riempiva di lettere e numerosi messaggi in cui le manifestava il suo amore arrivando persino a tentare approcci fisici con la ex moglie e a seguirla in Calabria dove la donna aveva trascorso le vacanze estive. Qui l'avrebbe persino minacciata di morte. Così giovedì 11 gennaio i militari di Pero hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano.

La donna tornata dalle vacanze estive si è presentata ai carabinieri per la denuncia

La donna, spaventata dalla continue minacce, era arriva persino a cambiare le sue abitudini: una volta tornata dalle vacanze si era così presentata ai carabinieri per sporgere denuncia. Le indagini hanno nelle settimane successive accertato tutti i fatti: l'uomo è stato rintracciato, tratto in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione dei residenza. È ora a disposizione delle autorità giudiziaria. Ora il 40enne dovrà rispondere davanti ai giudici di atti persecutori.

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