Perde il lavoro e tenta il suicidio, il figlio di 11 anni prova a salvarlo: muore poco dopo in ospedale
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 giugno, un quarantanovenne italiano si è barricato nella sua abitazione nel quartiere Corvetto di Milano e ha tentato di uccidersi con una forbice. In casa con lui c'era il figlio di appena 11, che prima ha tentato di disarmarlo e poi ha chiamato i soccorsi. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno dovuto utilizzare il taser per fermarlo mentre si pugnalava all'addome. L'uomo, che aveva da poco perso il lavoro e probabilmente soffriva già di depressione, è stato ricoverato in ospedale in gravissime condizione. Dopo poco, purtroppo, è morto.
Non appena la moglie è uscita di casa e il quarantanovenne è rimasto da solo in casa con il figlio, si è chiuso in bagno e con una forbice in mano ha iniziato a procurarsi alcuni tagli, sempre più profondi, alle braccia e al collo. Il bambino si è accorto di cosa stava facendo il padre ed è prontamente intervenuto. Prima ha tentato di disarmarlo, ingaggiando una vera e propria colluttazione con il padre, durante la quale il bimbo si sarebbe anche ferito. Poi, non riuscendo a distorglielo dal suo proposito, è scappato di casa e ha chiamato il 112.
Immediatamente sono giunte sul posto, nel quartiere Corvetto a Sud di Milano, un'ambulanza e una pattuglia dei carabinieri. Quando i militari sono entrati nell'appartamento hanno trovato l'uomo sdraiato a terra, in una pozza di sangue che sgorgava dalle molteplici ferite che si era procurato. Alla vista dei militari, il quarantanovenne ha capito che erano lì per impedirgli di compiere l'estremo gesto e quindi si è puntato le forbici all'altezza dell'addome e ha iniziato a infilzarsi. Per bloccarlo hanno utilizzato il taser.
Soltanto a quel punto è stato possibile far intervenire il personale dell'Agenzia regione di emergenza e urgenza, che ha preso in carico l'uomo e lo ha trasportato d'urgenza all'ospedale Policlinico. Qui dopo qualche ora è deceduto a causa delle ferite riportate. Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri, il padre di famiglia avrebbe sofferto di depressione e ultimamente le sue condizione psicologiche si sarebbe ulteriormente aggravate a causa della perdita di lavoro.