Perché Palazzo Citterio a Milano rischia di chiudere poco dopo l’inaugurazione
Domani 7 dicembre inaugurerà Palazzo Citterio a Milano che per il momento, per la gestione degli spazi, dovrebbe impiegare i dipendenti della Pinacoteca di Brera. Da settimane però diverse sigle sindacali lamentano che non vi sia personale sufficiente per gestire entrambe le strutture: per i sindacati la carenza di dipendenti quindi danneggerà sia la qualità del servizio offerto da Palazzo Citterio che da Pinacoteca, considerando che il personale di quest'ultima sarà costretto a sopperire alla mancanza di organico.
Il ministero della Cultura aveva annunciato nuove assunzioni, ma non risultano ancora banditi i concorsi. Palazzo Citterio quindi, come fanno sapere le sigle sindacali, aprirà senza abbastanza personale. Proprio questo motivo, in occasione dell'inaugurazione di domani, era stato indetto uno sciopero.
L'agitazione è stata però bloccata dalla commissione di garanzia, ma nonostante questo i sindacati hanno richiesto un incontro con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che domani si troverà a Milano.
Orari di apertura dimezzati e straordinari per i dipendenti
Palazzo Citterio avrebbe bisogno, secondo i sindacati, di almeno 55 nuovi dipendenti tra personale tecnico, storico scientifico, di restauro, di accoglienza e di vigilanza. La loro mancanza impone condizioni di apertura che le sigle reputano non sostenibili a lungo termine. Come fanno sapere in una nota, il palazzo avrà "orari dimezzati rispetto alle aperture della Pinacoteca di Brera, solo per quattro pomeriggi alla settimana, con la domenica che rimarrà comunque un’incognita, basata sulla volontarietà di lavoro straordinario del personale di Brera".
"I dipendenti possono garantire questi sforzi nei limiti di quello che possono – spiega Antonella Galeone di Uilpa – considerando che ora arrivano anche le ferie di Natale. Significa partire nel mese in cui siamo più difficoltà".
La privatizzazione delle assunzioni
Nell'urgenza di trovare personale, il ministero della Cultura ha deciso di assumere organico tramite l'agenzia Ales Spa. "Ma questi dipendenti costano il doppio allo Stato – spiega Galeone – che oltre allo stipendio del lavoratore deve pagare anche la quota dell'agenzia. Poi si crea un mix di personale con diritti, esperienze e formazioni diverse. E soprattutto nessuno conosce bene il luogo dove andrà a lavorare".
Il ministero ha annunciato 1000 nuove assunzioni
Negli scorsi mesi lo stato di agitazione del personale di Brera si è trasformata in una vertenza nazionale. Il ministero della Cultura ha dichiarato di voler bandire un concorso per assumere oltre 1000 assistenti alla vigilanza da distribuire su tutto il territorio, "Ma attualmente – fa sapere Galeone – sulla carta non sono ancora previste assunzioni di personale per Palazzo Citterio. È diventato un accollo della Pinacoteca ma è un istituto che richiede tutte le risorse di un museo".
Per questi motivi i sindacati hanno chiesto un incontro con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, in visita domani a Milano per l'inaugurazione del palazzo, ma non hanno ancora avuto riscontro.