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Perché l’incendio in un’autofficina a Milano in pochissimo tempo è arrivato al terzo piano uccidendo una famiglia

Quando i vigili del fuoco sono arrivati in via Fra Galgario a Milano l’incendio si era già sviluppato e il fumo aveva iniziato a invadere l’edificio: tutto infatti sarebbe accaduto in pochissimi secondi a causa di quello che era presente all’interno dell’autofficina da cui è scoppiato il rogo.
A cura di Giorgia Venturini
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All'indomani dello scoppio del grave incendio nel condominio di via Fra Galgario a Milano in cui sono morte tre persone, si indaga per chiarire tutti i dubbi del caso. Il primo tra tutti, come sia stato possibile che all'arrivo dei vigili del fuoco le fiamme e il fumo avevano già invaso l'ultimo piano dell'edificio? Perché tutto è accaduto in così poco tempo?

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Perché il rogo è arrivato al terzo piano in poco tempo

Sarà la Procura di Milano a procedere con le indagini: la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e incendio colposo. Stando a quello che è emerso dai primi accertamenti della sera di ieri venerdì 14 giugno, il rogo sarebbe scoppiato dal negozio di un’autofficina e in poco tempo il fuoco si sarebbe arrampicato sulla facciata del palazzo invadendo i tre piani sovrastanti. Nei primi due non c'era nessuno, ma al terzo Silvano Tollardo, di 67 anni, Carolina De Luca, di 63, e Antonio Tollardo, di 34, si trovavano in casa: tutta la famiglia è morta per intossicazione, mcome riporta un primo esame del medico legale. Si procederà molto probabilmente con l'autopsia.

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Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto le fiamme e il fumo avevano già invaso l'intero edificio. I vigili del fuoco e la procuratrice lo hanno spiegato (le cose potrebbero cambiare nel corso delle indagini) così: il rogo si è sviluppato verosimilmente su un’auto che era in riparazione. Chi stava lavorando nell'autofficina stava maneggiando materiale altamente infiammabile. La presenza di tanto materiale nel locale, tra cui di natura combustibile come i pneumatici, ha fatto in modo che l'incendio in pochi secondi diventasse incontrollabile. A questo punto le fiamme e il fumo uscite dall'autofficina avrebbero iniziato a intaccare la facciata entrando dagli infissi in tutti e tre i piani e senza lasciare via d'uscita. L'appartamento al terzo piano è diventato così una trappola mortale per le tre vittime.

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Gli accertamenti sulla facciata e l'ipotesi del ritardo nella chiamata ai soccorsi

I vigili del fuoco quindi quando sono arrivati sul posto si sono trovati di fronte già un incendio con una colonna di fumo altissima. Al momento si esclude la presenza di materiali altamente infiammabile sulla facciata dell'edificio: si faranno però tutti gli accertamenti del caso. Resta il fatto che il palazzo risulta carbonizzato fino al tetto.

Tra i dubbi da sciogliere c'è anche quello della chiamata ai vigili del fuoco: è stata fatta in modo tempestivo? Raramente infatti capita che in centro città un incendio di questo tipo faccia in tempo a svilupparsi con questa fretta prima dell'arrivo dei soccorsi. A eccezione fatta del rogo alla Torre dei Moro del 29 agosto 2021. In questo caso però probabilmente le indagini si concentreranno sull'alto materiale infiammabile presente nel negozio come causa della velocità con cui il fuoco ha raggiunto il tetto dell'edificio. Il titolare dell'officina infatti avrebbe riferito che stavano maneggiando gasolio ed è esploso tutto.

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