Perché la statua della donna che allatta per la commissione di esperti non vale nessuna piazza di Milano
Non ci sarà nessuna opera d'arte dedicata alla maternità in piazza Duse, zona Porta Venezia, a Milano. La commissione di esperti del Comune di Milano ha dato parere negativo: la decisione è stata motivata dal fatto che la statua in bronzo che rappresenta una donna che allatta il suo bambino non rappresenterebbe valori condivisibili da tutti i cittadini e cittadine.
Sarebbe stata la famiglia dell'artista Vera Omodeo a proporre di installare l'opera, chiamata "Dal latte materno veniamo", in un luogo pubblico ed era stata proposta una piazza dedicata all'artista Eleonora Duse. Per la commissione però la statua non dovrebbe essere collocato in nessun luogo pubblico. Così ha suggerito alla famiglia di donare l'opera a "un istituto privato, ad esempio un ospedale o un istituto religioso, all'interno del quale sia maggiormente valorizzato il tema della maternità, qui espresso con delle sfumature squisitamente religiose".
Una decisione che in poco tempo ha sollevato polemiche tanto che è intervenuto il sindaco di Milano Giuseppe Sala che in una intervista all'Ansa sostiene che le motivazioni della commissione sono "surreali". E poi promette che chiederà "alla commissione stessa di riesaminare la questione, perlomeno ascoltando il mio giudizio perché io non penso che urti alcuna sensibilità. Mi sembra un po' una forzatura sostenere che non risponde a una sensibilità universale". Fino all'impegno di trovare un posto in città, o meglio un luogo pubblico, per la statua perché l'opera non offende nessuno.
Poco dopo sono arrivate le parole della famiglia dell'artista: "Non ci interessa rinchiuderla, in città ci sono solo due statue dedicate a donne e questa è anche stata realizzata da un'artista donna. Inoltre una donna parzialmente nuda non mi sembra affatto un soggetto religioso. Grazie al sindaco e all'assessore se riusciranno a trovare una collocazione all'opera".