Perché la Lombardia sul tema siccità dovrebbe seguire il modello di Israele
Tra le città nel mirino della siccità in Italia c'è soprattutto la Lombardia. Qui la scarsa neve di quest'inverno ha destinato, per l'ennesimo anno di fila, l'estinzione i ghiacciai della zona. In estate lo scarso accumulo di neve si traduce in una limitata quantità d'acqua a disposizione di campi agricoli e risorse idriche come laghi e fiumi. Quali politiche potrebbero quindi adottare le istituzioni per frenare la siccità?
Con lo sguardo rivolto a Lombardia e Piemonte è il ministro della Protezione Civile e del Mare, Nello Musumeci, a dare un suggerimento durante una sua intervista rilasciata al Messaggero: "Guardiamo al modello israeliano per ridurre gli sprechi". Israele infatti è uno dei Paesi più all'avanguardia in fatto di sostenibilità ambientale e innovazione e per questo per il ministro Musumeci la Lombardia dovrebbe solo copiare.
Cosa prevede il modello israeliano per contrastare la siccità
Come ha spiegato l'ambasciatore d'Israele in Italia, il Paese da anni ha puntato sul riciclo delle acque reflue al 90 per cento per fini agricoli e industriali, alla dissalazione dell'acqua, fino a gestire al meglio le perdite idriche sul territorio. Ma soprattutto Israele non utilizza acqua potabile per irrigare i campi. Tutti consigli e soluzioni su cui Regione Lombardia dovrebbe lavorare affinché estati come quella dello scorso anno e come sarà anche probabilmente quella di quest'anno non siano a corto di acqua.
E ancora: quello che manca in Lombardia, e che invece è punto forza in Israele, è sicuramente l'investimento da parte di start up nelle tecniche di gestione dell'irrigazione nei campi. Durante l'intervista il ministro tiene a puntualizzare: "Investiamo sui dissalatori e depuratori, è uno dei nostri obiettivi". In Lombardia, oltre a politiche più efficace, si spera sempre in perturbazioni più frequenti e costanti.
Commissario straordinario sulla siccità
Lo scorso primo marzo, dopo un incontro a Palazzo Chigi, il governo ha annunciato per la prima volta una cabina di regia con tanto di commissario straordinario su questione siccità. A Fanpage.it Ilaria Fontana, deputata M5s e già sottosegretaria per la Transizione ecologica durante il governo Draghi, ha tenuto a precisare al momento però "non è stato visto ancora nessun decreto, forse andrà al prossimo Consiglio dei ministri utile ma noi non lo sappiamo, e vista l'urgenza a questo punto avrebbe già dovuto essere adottato. Ci sono poche idee e pure confuse".
Intanto la deputata è la prima firmataria di una mozione con proposte specifiche per affrontare la siccità. La mozione prevede alcune soluzioni per limitare il problema: "Disciplinare gli Osservatori permanenti: sono enti che permettono di conoscere nel dettaglio la situazione del bacino idrico italiano, ma devono essere più strutturati. Così come vanno aggiornati i piani che permettono di gestire il trattamento, lo stoccaggio e il trasporto dell'acqua. E va creato un catasto a livello locale per tracciare tutte le concessioni sulle acque pubbliche, insomma sapere in modo puntuale chi gestisce l'acqua pubblica". Intanto chissà se il governo quando attuerà un decreto deciderà di avere un occhio d'attenzione per quelle politiche israeliane che hanno dato risultati positivi e che il ministro reputa perfetti per la Lombardia.