Perché il Comune di Abbiategrasso ha denunciato una giornalista che parla di mafia
"Ad Abbiategrasso ho visto le mafie entrare nel comune, negli appalti pubblici, e soprattutto dentro il cemento, perché alle mafie una cosa che piace tanto è il cemento, i centri commerciali". Una frase che alla giornalista Sara Manisera è costata una denuncia per diffamazione da parte del comune dell'hinterland milanese, ma lei si difende: "È stata estrapolata e decontestualizzata".
"Le mafie oggi sono anche al Nord"
La frase in questione è stata pronunciata da Manisera l'8 giugno scorso durante la consegna del Premio Nazionale Giovani Diego Tajani che è avvenuta a Cutro, in provincia di Crotone, dove è stata premiata per la sua attività giornalistica e il suo impegno civile, insieme al procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, allo scrittore Antonio Nicaso e all'esperto di mafie Isaia Sales.
Un'affermazione che, come spiegato dalla giornalista su Articolo21.it, "faceva parte di un discorso più ampio e generico in cui invitavo gli studenti e le studentesse a porre attenzione alla tutela dell’ambiente e del loro territorio, spiegando loro che le mafie oggi sono ovunque, anche al Nord".
"Non mi riferivo né a un politico specifico, né al Comune – precisa Manisera -, ma genericamente al territorio di Abbiategrasso e alla sua storia, non immune, in passato, alla presenza di organizzazioni di stampo mafioso".
Il Comune ha avviato l'iter di denuncia
Ora la giunta comunale ha adottato una delibera che avvierà l'iter di denuncia per diffamazione. Secondo Manisera, a questa azione, avanzata dall'amministrazione comunale, non sarebbe preceduta alcuna richiesta di rettifica, né tantomeno spiegazioni sul senso effettivo delle sue parole.
La giornalista rivendica il suo diritto di critica e si dice disponibile a partecipare a un incontro pubblico qualora il Comune di Abbiategrasso volesse confrontarsi. "Perché la mafia – conclude – è un tema di interesse pubblico, non solo giudiziario".