Perché gli avvocati penalisti di Milano si oppongono alle zone rosse introdotte per la sicurezza
Ci sono già i primi identificati per aver infranto la zona rossa introdotta dalla Prefettura di Milano nei cinque luoghi sorvegliati speciali da ieri e fino al 31 marzo, ovvero Duomo, Darsena e Navigli e nelle aree Fs di Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo (più il quartiere Corvetto). Stando alle nuove regole, qui è vietato "stazionare" per soggetti che "assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti".
Così come scatterà il Daspo per quelli che hanno già precedenti per droga o reati contro la persona, furto con strappo, rapina, danneggiamento, detenzione e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Se queste persone non rispettassero la zona rossa, le forze dell'ordine le possono immediatamente allontanare e rischiano una fino a 3 mesi di carcere e 200 euro di multa. E da poche ore dall'inizio della zona rossa ci sono i primi "trasgressori". I carabinieri già ieri 30 dicembre hanno identificato più persone in Darsena e a Porta Garibaldi.
Questo nuovo provvedimento della Prefettura non trova l'accordo degli avvocati del Consiglio direttivo della Camera penale che chiedano che vengano riviste le regole. La Camera penale in una nota entra nel dettaglio scrivendo una nota in cui spiegano il loro disappunto su questa misura: "Sembra proprio che Milano voglia anticipare i tempi, introducendo per via amministrativa una parte del progetto securitario contenuto nel ‘ddl sicurezza' in discussione al Senato e sul quale anche il Consiglio d’Europa ha espresso proprio in questi giorni riserve e allarmi".
Così i penalisti tengono a precisare: "Per questo noi non possiamo tacere. Anche se ci circonda un silenzio assordante". Infine: che il provvedimento si rivolga "a persone destinatarie di mera segnalazione all’autorità giudiziaria è un dato altrettanto preoccupante, contrario al principio della presunzione di non colpevolezza e peraltro anche al buon senso. Sorprende che la Prefettura adotti tale provvedimento nonostante analoghe ordinanze siano state annullate dai giudici amministrativi proprio per le ragioni esposte".
L'introduzione delle zone rosse arriva a poche ore dai festeggiamenti di Capodanno: questa misura è stata infatti stabilita durante la seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Durante la riunione, è stato deciso di creare un presidio di pronto intervento anche sanitario in piazzetta Reale per le giornate del 31 dicembre e dell'1 gennaio.In centro città inoltre è vietata la vendita e la somministrazione di bevande in bottiglie, contenitori di vetro e lattine. Vietatissime le bevande superalcoliche, sia in forma fissa che ambulante. In questo modo il Comune cerca di evitare incidenti legati ai festeggiamenti della fine dell'anno.