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Perché FdI vuole intitolare una lapide del cimitero monumentale al fratello dei La Russa

Vincenzo La Russa potrebbe diventare uno dei nuovi cittadini illustri ricordati nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. La proposta arriva da un consigliere di Fratelli d’Italia, ma infuriano le polemiche.
A cura di Fabio Pellaco
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Vincenzo, Ignazio e Romano La Russa
Vincenzo, Ignazio e Romano La Russa

Infuria la polemica sullo stop alla proposta di Andrea Mascaretti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, di intitolare una lapide del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano a Vincenzo La Russa, avvocato e politico democristiano, scomparso nel novembre del 2021.

La proposta arriva da un consigliere di FdI

Il consigliere, neoeletto alla Camera, aveva avanzato la "candidatura" del maggiore dei fratelli La Russa a entrare nel Pantheon di Milano, il luogo dove vengono ricordati i cittadini illustri e benemeriti della città. Mascaretti, pochi giorni prima delle elezioni politiche, aveva inserito la sua proposta nella rosa di nomi che ogni anno vengono presentate da un'apposita commissione comunale. Non avendo avuto risposta dopo la prima volta, ha rinviato la proposta la settimana successiva.

Negli ultimi giorni la proposta è stata però stoppata e la discussione sui nuovi iscritti al Famedio addirittura rinviata a data da destinarsi. Troppo divisiva la figura di Vincenzo La Russa, consigliere provinciale e comunale, poi deputato e senatore. Fino alla dissoluzione del partito nel 1994, La Russa aveva sempre militato tra le fila della Democrazia Cristiana, in controtendenza con i due fratelli che avevano scelto il Movimento Sociale Italiano.

Una polemica che arriva a pochi giorni di distanza da quella che ha investito Romano La Russa, per aver fatto il saluto romano durante il funerali del cognato, Alberto Stabilini, militante della destra milanese.

Stop alla commissione sulle nuove iscrizioni

"Ho ritenuto doveroso sospendere la commissione Famedio per fare una valutazione approfondita sull'opportunità di questa candidatura in un momento politico così delicato", è stata la spiegazione ufficiale fornita da Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale di Milano, riportata dal Corriere della Sera. "L'obiettivo è tenere il Famedio al riparo da strumentalizzazioni. Ci è sembrata una forzatura politica e per questo ho deciso di prendere qualche giorno per ulteriori riflessioni e approfondimenti. Vorremmo evitare di trasformare una istituzione legata alla memoria collettiva in qualcosa di divisivo per la città".

Le spiegazioni della presidente non sono però bastate a Mascaretti che ha motivato la sua proposta: "Io ho fatto una proposta di lavoro inclusiva: Vincenzo La Russa ha una storia importante, sono stupito che si cerchi di sollevare un caso intorno alla sua persona. Se qualcuno attribuisce a questa candidatura un significato diverso commette un grave errore. Il Famedio non è il luogo delle polemiche né dei veti. Sarebbe gravissimo se ci fosse una censura e bisognerebbe chiedersi per quale motivo".

Tra le ipotesi che circolano tra i corridoi di Palazzo Marino ci sarebbe quella di rimandare di un anno l'inserimento di Vincenzo La Russa tra i cittadini illustri del Famedio. Il consigliere di Fratelli d'Italia però non ci sta: «Il valore di una persona che non c'è più non cambia da un anno all'altro. Se si vuole dire no bisogna spiegare quali sono i motivi della contrarietà. Questa è una fase politica delicata? Il Famedio non può dipendere dal contesto politico del momento».

Anche Ignazio La Russa si è espresso sulla candidatura del fratello al Pantheon: «Vincenzo era molto apprezzato nel mondo cattolico. Sono molto contento che sia stata avanzata la sua candidatura. Se dicono sì non deve essere perché era mio fratello. Semmai io in questo caso sono uno svantaggio per lui».

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