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Perché da settembre potrebbero diminuire i prezzi degli affitti a Milano

Affittare gli appartamenti a canone concordato per diminuire il rischio di morosità. È la proposta avanzata dall’assessore Pierfrancesco Maran destinata a tutti i proprietari di case di Milano, con cui cerca di andare incontro alle esigenze di chi affitta e di chi cerca un’abitazione a prezzi ragionevoli.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

L'assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, ha annunciato che intende estendere la proposta degli affitti a canone concordato a tutti i proprietari di case della Città Metropolitana di Milano interessati a far parte del progetto sperimentale ‘Casa ai lavoratori‘. Si tratta di un programma nato per l'assegnazione degli appartamenti di proprietà comunale sfitti a lavoratori con Isee fino a 26mila euro. Il nuovo inquilino accetta di occuparsi della ristrutturazione dell'abitazione che sarà in parte dedotta dai costi della locazione agevolata, a circa metà del prezzo di mercato. Con una nota, Maran ha fatto sapere che intende proporre un accordo simile ad altri proprietari di case in giro per la città.

Affitto più basso, ma ridotto rischio di morosità

Così facendo, fa sapere l'assessore alla Casa, viene garantito al proprietario dell'immobile il fatto che per il periodo contrattuale (almeno un 3+2) riceverà con certezza affitto e spese. Questa certezza, spiega Maran, deriverebbe dal fatto che il costo mensile verrà fissato dagli accordi del canone concordato che quindi sarà di certo inferiore ai prezzi del mercato di oggi.

Tuttavia, un basso costo dell'affitto dovrebbe diminuire, almeno sulla carta, il rischio di morosità. In poche parole, il proprietario di casa che accetta di far parte del progetto ‘Casa ai lavoratori' intascherà un affitto mensile basso, ma almeno avrà la certezza di incassarlo con regolarità.

Operativo già da settembre

"Quando parliamo di affitti, una delle preoccupazioni principali per un proprietario di casa è che cosa succede in caso di morosità", ha scritto Maran, "perché quando un inquilino non corrisponde l'affitto questo fatto a volte si traduce in anni di attesa senza introiti, magari essenziali per il proprio reddito". Questa situazione, poi, rischierebbe anche di far convincere il proprietario di casa a destinare il proprio appartamento all'ospitalità turistica, sottraendolo dall'offerta per chi a Milano ci vuole vivere.

"Nelle prossime settimane faremo una chiamata aperta a tutti i proprietari di case della Città Metropolitana di Milano interessati ad affittare a canone concordato", conclude Maran. La speranza da Palazzo Marino è che questo nuovo strumento sia operativo già dal prossimo settembre.

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