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Perché Alex Baiocco, che insieme a due amici ha teso il cavo in viale Toscana, non è più accusato di strage

Alex Baiocco resta a San Vittore, ma decade l’accusa di strage nei suoi confronti: il 24enne ora è accusato di blocco stradale aggravato. La Procura di Milano, nel frattempo, valuterà se chiedere una perizia psichiatrica. “È un ragazzo di importante fragilità”
A cura di Francesca Del Boca
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Era stato arrestato e condotto a San Vittore con l'accusa di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Per Alex Baiocco, 24enne residente in zona Porta Romana che insieme ad altri due giovani nella notte del 4 gennaio scorso ha teso un cavo d'acciaio tra le corsie di viale Toscana, circonvallazione esterna di Milano, decade però adesso la pesantissima accusa inizialmente formulata a suo carico: sulle sue spalle, in questo momento, a pesare è quella ben più ridotta di blocco stradale aggravato. 

Cosa rischia adesso Alex Baiocco

Un quadro più leggero, ma pur sempre di un certo rilievo penale: il giovane e gli altri due amici, se dovesse essere riconosciuta questa ipotesi di reato, rischierebbero comunque fino a 6 anni di carcere, con pena raddoppiata se commessa da un gruppo di persone "usando violenza o minaccia alle persone o violenza sulle cose".

"Non aveva il fine di uccidere con il cavo"

È quanto si legge nell'ordinanza di convalida dell'arresto e dell'applicazione della misura cautelare depositata dal gip Domenico Santoro, che ha descritto la condotta del giovane come "assurda". Un comportamento "estremamente pericoloso per l’incolumità di un motociclista o di un conduttore di un velocipede che non si avvedesse della presenza di quel cavo, in ogni caso, gravemente insidiosa per ogni altro utente della strada". Ma che, per il gip, non avrebbe avuto in fondo il fine di cagionare la morte dei passanti. Ipotesi non prevista invece dall'accusa di strage, che invece richiede la precisa volontà di uccidere.

Il racconto della notte di follia

"Eravamo ubriachi", ha dichiarato infatti Alex Baiocco proprio durante l'interrogatorio di convalida del fermo. "Poi a qualcuno è venuta questa idea stupida di legare la corda da un lato all'altro della strada. Volevamo solo capire quanto fosse lungo il cavo. Un gioco senza regole, senza nessuna programmazione". E ancora. "Solo quando il Carabiniere mi ha detto che qualcuno passando in moto si poteva tranciare a metà, ho detto: Impossibile. Solo qui, quando ero in cella, ho riflettuto e capito che qualcuno poteva morire".

La perizia psichiatrica

La Procura di Milano, nel frattempo, valuterà se chiedere una perizia psichiatrica per Alex Baiocco, che già conta tre ricoveri per problemi psichiatrici nel suo passato. Convalidando l'arresto e ordinando l'applicazione della misura cautelare in carcere, del resto, il gip Domenico Santoro ha disposto in quest'ottica che la direzione del carcere trasmetta con urgenza una "dettagliata ed approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica" di Baiocco – risultato dagli atti un ragazzo con un'importante fragilità -, "con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse". Successivamente, in base a quanto emergerà dal documento, al momento non ancora arrivato sul tavolo del gip, il pm Enrico Pavone deciderà se chiedere la perizia.

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