Perché Alberto Genovese avrà una riduzione della pena che deve scontare di 8 anni e 4 mesi
Gli avvocati difensori di Alberto Genovese, condannato in rito abbreviato a otto anni e quattro mesi con l'accusa di aver violentato due ragazze nel suo appartamento di Milano e in una villa a Ibiza, sembrerebbero intenzionati a non depositare l'atto necessario a presentare ricorso in secondo grado. Stando a quanto stabilito dalla riforma Cartabia, in assenza di ricorso, sarà previsto uno sconto automatico di un sesto della pena.
Questo significa che a Genovese rimarrebbero poco meno di sette anni di custodia cautelare. I legali Luigi Isolabella e Davide Ferrari invece potrebbero rivolgersi al Tribunale di Sorveglianza: se l'Ufficio esecuzione della Procura emetterà un ordine di carcerazione "non sospeso", Genovese potrebbe dover rientrare in carcere. L'ex imprenditore si trova da diversi mesi agli arresti domiciliari in una clinica dove si sta disintossicando dalla cocaina.
Genovese potrebbe tornare in carcere
La violenza sessuale è considerato un reato ostativo: questo significa che al condannato non dovrebbero essere concesse misure alternative al carcere. Da qui, la possibilità di poter rivolgersi al Tribunale di Sorveglianza: la difesa potrebbe, così come riportato dal giornale Il Corriere della Sera, puntare sul pre-sofferto. Cosa significa?
Che potrebbe portare avanti il calcolo del tempo che Genovese ha passato in carcere e che potrebbe quindi coprire parte della pena stabilita per le due violenze e la cessione di droga. Per quanto riguarda l'ex fidanzata, condannata esclusivamente per la violenza sessuale avvenuta a Ibiza, il legale ha deciso di ricorrere in Appello per chiedere la cancellazione della sentenza in primo grado.