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Perché a Milano sono aumentati improvvisamente i vaccini per febbre Dengue ed Epatite

In questo periodo dell’anno aumentano le somministrazioni di vaccino per febbre Dengue ed Epatite: sono infatti tante le persone in partenza per i luoghi esteri dove è consigliato farsi somministrare fiale prima di andare in aeroporto.
A cura di Giorgia Venturini
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Aumentano le somministrazioni di vaccini in questo periodo estivo. È tempo di partenze verso paesi stranieri e per questo c'è la corsa nei centri milanesi a farsi somministrare fiale di vaccino necessaria per la meta di vacanza scelta: solo a giugno il centro dedicato ai viaggiatori internazionali in via Statuto a Milamo ha fatto registrare oltre 1.800 appuntamenti e a luglio si è già a 2.300. E tra i vaccini più richiesti c'è sicuramente quello contro la Dengue e l'epatite.

Catia Borriello, medico dell’Asst Fatebene-Sacco e a capo dei centri vaccinali di Milano, ha spiegato così a La Repubblica quello che sta succedendo: "Fino a dieci giorni prima della partenza i viaggiatori possono essere vaccinati. Per questo siamo pieni visto che facciamo circa 150 counseling al giorno, ma ci sono anche altri centri, fuori provincia, dove si può prenotare tramite il portale regionale". Poi spiega quali sono i vaccini più richiesti: "Oltre ai vaccini sempre raccomandati, ovvero tifo e i richiami contro morbillo e difterite-tetano-polio-pertosse, quest’anno abbiamo somministrato moltissimi vaccini contro la Dengue".

In quest'ultimo caso il vaccino è moto raccomandato soprattutto "a chi va in Brasile, dove la Dengue ora è endemica". Ma quanto può essere grave? "La Dengue in caso di prima infezione non dà sintomi gravi. Diverso però è in caso di seconda infezione, con lo stesso ceppo del virus della prima (esistono quattro ceppi, ndr): in quel caso, la malattia può diventare emorragica". Quindi "il vaccino è molto efficace nelle persone che hanno avuto una prima infezione, per proteggere dalla seconda. Invece è meno efficace negli altri".

Da mesi ormai si parla di Dengue anche in Italia. A febbraio il virologo Fabrizio Pregliasco spiegava a Fanpage.it che era necessario cominciare a controllore gli aerei provenienti dalle aree in cui questa malattia stava proliferando. Mentre a maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato nel suo ultimo report un avvertimento diretto all’Europa: allora si parlava di 7,6 milioni di casi in tutto il mondo. Di questi ci sarebbero 16.000 casi gravi e 3.000 decessi. La Dengue, ricordiamolo, è una malattia infettiva virale che si trasmette attraverso le zanzare. Il virus è un patogeno a RNA, esattamente come il SARS-CoV-2.

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