Per Trenord l’81 per cento dei viaggiatori è soddisfatto, ma i pendolari: “La Regione non ci ascolta”
Secondo Trenord "l'81 per cento dei pendolari lombardi sarebbe soddisfatto del servizio offerto". Un risultato controverso che ha fatto piombare l'azienda del trasporto ferroviario locale al centro di una spirale di feroci polemiche tra chi tutti i giorni si sposta in regione con il treno.
Per Trenord il servizio è soddisfacente
Il dato è contenuto nella "Relazione sulla qualità dei servizi" che Trenord rende pubblica ogni anno attraverso il proprio sito web. A pagina 18 dell'edizione 2021 si legge che dalle indagini svolte dall'azienda "l'81 per cento dei clienti dichiara di sentirsi soddisfatto del servizio di Trenord".
Secondo Franco Aggio, rappresentante dei pendolari lombardi le cose non starebbero proprio così: "Per noi parlano i dati ufficiali e indicano che l'indice di affidabilità, la soglia del cinque per cento stabilita dalla Regione in accordo con Trenord, che tiene conto di ritardi e soppressioni dei treni, viene regolarmente superato su quasi tutte le linee".
"Sono i dati ufficiali a dire che il servizio non va bene, non il comitato dei pendolari. Come associazione abbiamo fatto nei mesi scorsi un'analisi dei dati comunicati da Regione Lombardia e Trenord dove si dimostra che nell'ultimo triennio il servizio è peggiorato", prosegue Aggio.
Anche dai banchi dell'opposizione in Regione si alzano non pochi dubbi sull'attendibilità del sondaggio: "Vorrei capire quando dicono 81 per cento di utenti soddisfatti a cosa fanno riferimento – si chiede Pietro Bussolati, consigliere regionale del Partito Democratico e componente delle commissioni Territorio e infrastrutture e Programmazione e bilancio –. Perché sul sito di Trenord nell'ultima rilevazione disponibile (relativa al 2020, ndr) la soddisfazione complessiva dei clienti era al 42,03 per cento, con il picco più basso nella puntualità del servizio al 31,48 per cento. Certo, ci sono anche dati più alti, ma la mia impressione è che abbiano estratto un indicatore a caso e l'abbiano usato per farsi belli".
"Il fatto che il servizio sia indecoroso è sotto gli occhi di tutti – afferma Bussolati –. Se invece pensano che le cose vadano già bene, vuol dire che non hanno contezza di quello che i cittadini pensano del servizio. Noi chiediamo da dieci anni una gara pubblica europea per l'individuazione del soggetto migliore e che offra più garanzie economiche di sviluppo dei treni come è stato fatto in Emilia Romagna che è la regione con la flotta di treni più giovane d'Italia".
I pendolari: "La Regione ci nega il confronto"
Intanto Regione Lombardia ha tagliato tutti i ponti con i comitati dei pendolari interrompendo di fatto il confronto tra le parti. "È da quando c'è stata la pandemia che Regione ci nega qualsiasi confronto anche online – conferma Aggio –. L'ultimo è stato nel novembre 2019. È evidente che Regione Lombardia non ha più nessun interesse né volontà di dialogare. Nessuno ci ha comunicato i motivi di questa scelta e non otteniamo risposte nemmeno attraverso ".