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Suicidio Luca Ruffino, per la sua famiglia è un “evento inaspettato”: la polizia analizza pc e smartphone

Oggi si svolge l’autopsia sul corpo di Luca Ruffino, il presidente di Visibilia che si è suicidato senza un apparente motivo. Intanto la Procura ha disposto anche accertamenti sui suoi dispositivi elettronici.
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I figli di Luca Ruffino, il presidente di Visibilia Editore che si è suicidato lo scorso 6 agosto, non riescono in alcun modo a spiegarsi per quale motivo possa averlo fatto. Il manager non aveva, infatti, particolari patologie, neanche di tipo psicologico, che possano averlo portato a un gesto così estremo. Per questo si affidano in toto alla Procura della Repubblica di Milano che sembra in qualche modo condividere le perplessità dei familiari dell'uomo, tanto da aver aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio. Un atto dovuto, certo, per poter effettuare l'autopsia e per poter indagare sul recente passato dell'uomo. In particolare sulla recente acquisizione di quote della società, di cui era già socio e presidente, dalla Ministra Daniela Santanché poco prima di morire.

Le indagini della Procura sul suicidio di Luca Ruffino

Indubbiamente l'acquisizione di altre 40 mila azioni di Visibilia, l'azienda di Daniela Santanché (attualmente ministra del Turismo) finita al centro di un'inchiesta della trasmissione Report, poco prima di suicidarsi sono uno degli elementi che più difficilmente gli inquirenti riescono a spiegarsi. Che senso ha comprare quote di un'azienda, di cui peraltro già si posseggono azioni, due giorni prima di suicidarsi? Soprattutto visto che quell'azienda è al centro di uno scandalo che, anche qualora finisse in nulla, provoca comunque scossoni dal punto di vista del valore azionario? Sembrano queste le domande a cui intende rispondere la Procura di Milano.

E per farlo, oltre all'autopsia sul corpo, che verrà effettuata oggi, ha deciso di disporre l'analisi di tutti i dispositivi elettronici in uso a Ruffino: computer, smartophone e tablet. L'obiettivo è quello di trovare riscontro all'ipotesi di istigazione al suicidio e soprattutto gli eventuali responsabili del reato. Per questo saranno realizzate nei prossimi giorni le copie forensi dei device per favorirne l'analisi da parte dei periti.

I figli: "Evento inaspettato e imponderabile"

Fra i periti, però, non ci saranno quelli nominati dalla famiglia. E non perché anche i due figli di Luca Ruffino, Mattia e Mirko, non abbiano dubbi sul suicidio del padre, ma soprattutto voglia di capire realmente cosa sia successo. Tanto che, anche loro, lo definiscono "un evento inaspettato, imponderabile, che non trova collocazione in alcun contesto". Soltanto che, come ha spiegato il loro avvocato Fabio Re Ferrè, "confidiamo nello scrupolo della Procura e siamo certi che gli accertamenti saranno scrupolosi".

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