Per anni altera la propria busta paga e froda il Comune per 350mila euro: funzionario indagato per truffa
Un dipendente del Comune di Verolavecchia (in provincia di Brescia) è indagato dalla Procura di Brescia per peculato, truffa ai danni dello Stato e falso ideologico. Stando a quanto ricostruito dalle indagini condotte dalla guardia di finanza di Cremona, l'ex responsabile della Ragioneria del Municipio si sarebbe intascato quasi 350mila euro in 18 anni di servizio. Durante l'interrogatorio davanti al pm, l'uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità e restituito parte del denaro che avrebbe sottratto illecitamente.
Stando a quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, il dipendente del Comune di Verolavecchia dal 2015 al 2023 avrebbe emesso e firmato digitalmente mandati di pagamento per un importo complessivo di 186.682 euro. Le indagini erano scattate nel dicembre del 2023, dopo che era arrivata una segnalazione esterna relativa a un'operazione che avrebbe sottratto alle casse pubbliche alcune decine di migliaia di euro. In seguito ad alcune verifiche interne, erano emerse una serie di discrepanze nella documentazione, poi messa a disposizione della guardia di finanza.
Intanto, il funzionario era stato sostituito temporaneamente. Il denaro che avrebbe prelevato dal conto di tesoreria del Comune, infatti. sarebbe finito a quelli intestati a lui e ad alcuni suoi congiunti. L'uomo, infatti, era in possesso della firma digitale, e quindi avrebbe potuto compiere queste operazioni da solo.
A questa somma, andrebbero poi aggiunti altri 162.182 euro che l'indagato si sarebbe intascato alterando la propria busta paga per 18 anni, dal 2005 al 2023. Sottoposto a interrogatorio, davanti al pm l'uomo avrebbe ammesso la propria responsabilità e restituito 186.682 euro.