Pensionato multato per aver riparato una buca in strada vince il ricorso: non dovrà pagare 800 euro
È una vittoria schiacciante per Claudio Trenta, il pensionato brianzolo che nel maggio dell'anno scorso si era visto recapitare una multa per aver riparato in autonomia una buca per strada a Barlassina. Il giudice di pace di Monza Roberto Ambrosini, oggi, ha annullato il verbale da 812 euro contestato dal Comune, con tanto di obbligo di riparazione. "Sapevo di non aver fatto nulla di male, ho solo agito per il bene della collettività", le sue parole dopo la sentenza al CorSera. "Ho ricevuto tante lettere di solidarietà, anche dall'Irlanda".
Sì, perché la storia di Claudio Trenta aveva letteralmente fatto il giro del mondo, dalle pagine del The Guardian a quelle del periodico peruviano El Comercio. Al centro della cronaca un paesino brianzolo da neanche 7mila anime "Erano mesi che segnalavo quella buca. Ho scritto anche al prefetto di Monza e ai Carabinieri di Seveso, ma ancora niente. Allora sono andato a prendermi un sacco di catrame e l'ho chiusa io", aveva raccontato Trenta a Fanpage.it. "Il paese è pieno di buche, ma quella sul passaggio pedonale di via Monte Santo era imperdonabile". Trenta centimetri di profondità, nel bel mezzo delle strisce pedonali.
"Era una provocazione, mi sono anche autodenunciato, ma non voglio pagare la multa. Ci ho messo di più a comprare il sacco che a fare il lavoro, mezzora in tutto. È venuto benissimo, mi aspettavo anche che mi rimborsassero i 14 euro di spesa". E invece. "Ci sono delle regole da rispettare. La Polizia locale ha semplicemente applicato il Codice della strada", aveva tuonato il sindaco Piermario Galli. "Se in quel punto dovesse succedere qualcosa, chi ne risponderebbe?". Fino alla vittoria di oggi.