Pensionato derubato di tutto: gli ex compagni di squadra si rivedono dopo 50 anni e fanno una colletta per lui
"Pensavo di non avere più amici". Quando li ha visti, dopo decenni e decenni, non ha retto all'emozione. Aprendo la porta di casa, un appartamento Aler di 48 metri quadri alla periferia ovest di Milano, Daniele Felletti, 69 anni, ha ritrovato i volti dei suoi vecchi compagni di rugby: sfioriti dal tempo, ma sempre quelli di una volta. Che, come una vera squadra, dopo 50 anni sono tornati insieme per un obiettivo ancora più importante delle vittorie sul campo: aiutare un vecchio amico in difficoltà.
La storia di Daniele, solo e derubato di tutti i suoi risparmi
Sì, perché Daniele, adesso, si trova dentro un buco nero: non è più quell'atleta di belle speranze di tanti anni fa. A quasi 70 anni è rimasto solo dopo la morte del padre, dentro la casa popolare in cui ha sempre vissuto con la famiglia. Alle spalle anni e anni di lavori saltuari e disoccupazione. Oggi sopravvive con la pensione minima e con il reddito di cittadinanza. "Ma giovedì mi hanno rubato il portafoglio con dentro il bancomat e svuotato il conto corrente, non ho più nulla", aveva raccontato. "Adesso mi è impossibile fare la spesa, pagare le bollette. Mi toccherà tornare a chiedere il pacco alimentare alla Caritas, come facevo quando ero disoccupato. Non ho persone a cui chiedere aiuto".
L'intervento degli ex compagni di rugby: "Gli amici ritrovati valgono più dei soldi"
La storia fa il giro di Milano, e capita sotto gli occhi dei vecchi compagni di squadra di Daniele. Sono gli ex ragazzi della Amatori Rugby Milano, dal 1928 a oggi tra le storiche realtà sportive più rinomate della città. In tanti si sono persi di vista dietro al lavoro, alla famiglia, alle proprie vicende personali. Ma senza esitare, dopo 50 anni, decidono di riunirsi e precipitarsi a casa di Daniele: un compagno non si lascia indietro mai.
Lo chiamano al telefono con una scusa, e in men che non si dica bussano alla sua porta. In mano hanno 300 euro, la cifra che hanno raccolto per sostenere il vecchio compagno con le spese urgenti di prima necessità, cibo in testa. Un aiuto concreto, nel momento del bisogno. Ma anche (e soprattutto) un'emozione fortissima. "Pensavo di non avere più amici", ha detto Daniele, quando se li è trovati davanti. Non più giovani ma ancora uniti, come durante gli anni della giovinezza. "Questi amici ritrovati valgono molto più dei soldi".
Il rifiuto delle altre offerte di aiuto: "Non voglio approfittarmene"
Anche molti altri lettori anonimi, intanto, si sono fatti avanti per aiutare Daniele. Ma lui, per il momento, ha sempre rifiutato. "Non voglio approfittarmene, sono fatto così", ha tagliato corto. "Avevo anche smesso di andare alla Caritas perché da loro vanno persone davvero bisognose, e io non voglio approfittare". Solo l'amicizia, e i legami unici che si creano nell'età della giovinezza, l'hanno convinto per una volta a mettere da parte l'orgoglio. E provare per un attimo una felicità da tempo dimenticata.