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Pedopornografia a Brescia, 30enne nascondeva nel pc oltre mille immagini di bambine: arrestato

Un uomo è stato arrestato a Brescia per il possesso di materiale pedopornografico. Il 30enne aveva nascosto in alcune cartelle del suo computer oltre 1.500 immagini e video di bambine tra i 10 e i 12 anni. La scoperta è stata resa possibile grazie a una segnalazione arrivata nel portale della polizia postale.
A cura di Ilaria Quattrone
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Aveva oltre 1.500 video e immagini sul suo computer in cui erano ritratte delle bambine apparentemente tra i dieci e i dodici anni. L'uomo, un 30enne di Brescia, è stato quindi arrestato dalla polizia con l'accusa di possesso di materiale pedopornografico.

Le immagini e i video nascosti nel computer

L'indagine – coordinata dalla procura di Brescia e dal centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online – è iniziata grazie a una segnalazione di un utente inviata al sito www.commisariatodips.it. Nel portale infatti è possibile denunciare persone sospettate di detenere materiale di pornografia minorile. Ricevuto l'avviso, la polizia postale ha quindi dato il via a una perquisizione informatica: sono stati controllati sia i dispositivi che l'account social del ragazzo. E proprio nel computer è stata trovata una grandissima quantità di immagini e video pedopornografici, nascosta in delle particolari cartelle.

Milano, 57enne filma le donne sotto la gonna e nasconde in casa materiale pedo pornografico

Il caso ricorda quello avvenuto alcuni mesi fa a Milano quando un uomo di 57 anni era stato arrestato per il possesso di materiale pedo-pornografico nel suo computer personale. La polizia aveva scoperto la doppia vita del 57enne, un uomo considerato insospettabile e incensurato, dopo che era stato segnalato da diverse clienti di un negozio. L'uomo infatti era stato sorpreso a riprendere sotto le gonne alcune donne. Gesto che gli era valso una denuncia e la perquisizione della casa. Nell'appartamento era stato trovato un armadio chiuso a chiave in cui erano nascosti chiavette Usb e hard disk. Al loro interno era archiviata una mole impressionante di immagini e video pedopornografico.

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