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Guerra in Ucraina

Pediatri lombardi pronti a partire per l’Ucraina per trasportare a Milano bambini e ragazzi malati

Un’équipe composta da pediatri e neonatologi lombardi è pronta a partire per i confini ucraini per portare a Milano bambini e ragazzi bisognosi di cure mediche. Già pronti 12 posti al Fatebenefratelli, mentre il San Matteo di Pavia e l’Istituto tumori di Milano potrebbero accogliere pazienti oncologici. Intanto la Regione converte otto Covid hotel in centri di accoglienza per i profughi.
A cura di Francesco Loiacono
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I bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Kiev (Getty images)
I bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Kiev (Getty images)
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Una squadra composta da pediatri e neonatologi lombardi è pronta a partire per l'Ucraina per aiutare bambini e ragazzi bisognosi di cure mediche. Lo ha annunciato la direzione generale Welfare della Lombardia, spiegando che questa mattina la vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti ha inviato una lettera con tutti i dettagli della missione all'ambasciatore Ettore Francesco Sequi, segretario generale del ministero degli Affari esteri: "In accordo con il direttore del Dipartimento e Struttura complessa Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano, professor Luca Bernardo, abbiamo organizzato un'équipe di medici pediatri e neonatologi in grado di recarsi immediatamente al confine ucraino per coordinare l’assistenza e il trasferimento di profughi bambini che necessitano ricovero e cura".

Disponibili al momento 12 posti letto per bambini, più altrettanti per i loro genitori

I bambini e ragazzi che necessitano di un ricovero e i loro genitori saranno quindi trasferiti per via aerea dall'Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) alla clinica Macedonio Melloni e all'ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove al momento sono stati allestiti già 12 posti letto per i bambini più altrettanti per i loro genitori. I minori potranno essere visitati, vaccinati e potranno essere sottoposti ad accertamenti medici. "Altri 15 posti letto per piccoli pazienti e genitori, inclusi sei posti di isolamento, saranno resi disponibili al piano terra della stessa struttura, mentre sono 15 i posti di neonatologia riservati a neonati fisiologici, cui si aggiungono sei posti per neonati necessitanti di cure intermedie e altri 4 di terapia intensiva neonatale", aggiunge Letizia Moratti nella sua lettera. "La macchina organizzativa e solidale lombarda è pronta, attendiamo solo le istruzioni dalla Farnesina con le modalità operative per procedere".

Fontana: Disponibili a ospitare bambini malati oncologici

In parallelo alla "missione" dell'assessorato al Welfare, è da segnalare anche la disponibilità fornita dal presidente Attilio Fontana per ospitare bambini malati oncologici. "Sono in contatto costante con la onlus Soleterre, che opera a stretto contattato con l'Ircc San Matteo di Pavia, e che ha una rete consolidata in Ucraina. Abbiamo dato la nostra disponibilità a ospitare i bambini malati oncologici trasferendoli prima in Polonia e poi in Lombardia. Una volta arrivati in Italia sarebbero accolti proprio al San Matteo di Pavia e all'Istituto dei Tumori di Milano che hanno già dato la loro disponibilità". La Regione sta inoltre organizzando trasporti di medicinali in collaborazione con Soleterre e la Croce rossa internazionale.

Otto Covid hotel in Lombardia saranno convertiti in centri di accoglienza per i profughi

Dalla Regione è stata inoltre data disponibilità al prefetto di Milano Renato Saccone, che nella serata di ieri ha delineato in una riunione il piano per accogliere i profughi ucraini. Sono in totale otto i Covid hotel che verranno convertiti in centri di accoglienza per i profughi: "Si tratta di cinque hotel di Milano, due a Bergamo e uno a Varese – ha spiegato Moratti -. Un gesto di doverosa solidarietà ed accoglienza per coloro che fuggono da una guerra scatenata in Europa".

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