Pazienti abusate dal medico, una delle vittime: “Ho chiuso gli occhi e mi sono estraniata per difendermi”
"Ho chiuso gli occhi e mi sono estraniata per difendermi": è un'altra delle testimonianze rilasciata da una delle sei vittime di Marco D'Annunzio, il medico posto agli arresti domiciliari con l'accusa di aver abusato di almeno sei pazienti. Il medico lavorava al centro CRH-MTS di viale Jenner, una struttura che fa parte dell'Agenzia di tutela della salute di Milano: per gli inquirenti della Procura di Milano potrebbero esserci più vittime.
La ragazza che ha denunciato per prima gli abusi del medico
In un caso particolare, il medico avrebbe chiesto a una delle vittime di dargli del tu e le avrebbe proposto: "Un ripasso approfondito di tutto lo scibile sul sesso e affini". Una volta le avrebbe anche chiesto di festeggiare quando sarebbe guarita. La ragazza gli avrebbe lasciato il numero di cellulare, convinta di poter ricevere da lui un aiuto medico. Consigli che però, come ha scritto il giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza di custodia, erano perlopiù in ambito sessuale. È stata poi lei che a dicembre ha deciso di denunciare dando così inizio alle indagini.
Gli appuntamenti fissati in orario di chiusura
Un'altra vittima ha raccontato di una visita ginecologica molto invasiva, tanto da sentirsi sollevata, una volta scoperto che – al momento del ritiro degli esami – non ci sarebbe stato D'Annunzio, ma un altro medico. In un altro caso ancora, era stato fissato un appuntamento in un orario di chiusura: la paziente, dopo essersi spogliata e seduta sul lettino, avrebbe ricevuto delle domande "fuori luogo" e che avrebbero fatto riferimento soprattutto "al piacere sessuale". In questo caso, il medico – temendo la presenza della signora delle pulizie – avrebbe chiesto alla donna di proseguire la visita a casa sua: la ragazza però avrebbe approfittato di una sua distrazione, per salire sulla sua bici e allontanarsi velocemente: "Mi sono sentita terrorizzata fino al punto di sentirmi paralizzata".
Le visite domiciliari
Solo in un caso, il medico era riuscito a ottenere la possibilità di fare una visita domiciliare: la paziente ha raccontato che non era intenzionata ad accettare la cosa, ma non voleva indispettirlo oltre ad avere urgenza a conoscere le sue condizioni di salute. È in questo caso che il D'Annunzio si sarebbe spinto, ancora una volta, oltre: "Ho chiuso gli occhi e mi sono estraniata per difendermi".