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Patrick Zaki escluso dal Festival della Pace di Brescia, la sindaca ritira l’invito: “È divisivo”

L’attivista egiziano Patrick Zaki non parteciperà al Festival della Pace di Brescia. A revocargli l’invito è stata la sindaca Castelletti dopo le sue parole sul conflitto Israelo-palestinese. Per Zaki è il terzo evento in pochi giorni a cui viene negata la partecipazione.
A cura di Fabio Pellaco
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Patrick Zaki
Patrick Zaki

Patrick Zaki non sarà più il testimonial della cerimonia inaugurale del Festival della Pace che si svolgerà a Brescia a novembre. A revocare l'invito è stata la sindaca di Brescia, Laura Castelletti. La decisione sarebbe arrivata dopo le polemiche scaturite nei giorni scorsi per le posizioni espresse da Zaki sul conflitto israelo-palestinese.

Zaki escluso dal Festival della Pace a Brescia

L'attivista egiziano, studente dell'università di Bologna, era stato invitato in città per partecipare al festival e presentare il 20 novembre la sua autobiografia: "Sogni e illusioni di libertà". La scelta di revocare l'invito è stata ufficializzata nel pomeriggio del 12 ottobre nel corso dell'incontro organizzativo della manifestazione.

"È divisivo. Le sue parole su Israele non rappresentano il messaggio che la città vuole trasmettere", ha detto la prima cittadina. È il terzo evento a cui Zaki viene revocata la partecipazione dopo le polemiche sui commento dell'attivista egiziano in merito agli attacchi di Hamas a Israele: i precedenti si riferiscono al rinvio della sua ospitata nel puntata del programma tv "Che tempo che fa" e alla presentazione del suo libro all'Arsenale della Pace di Torino.

La scelta di Brescia arriva in seguito a una precisa presa di posizione dell'amministrazione comunale sul tema. Già nei giorni scorsi era stata negata l'autorizzazione a illuminare Palazzo della Loggia con i colori di Israele, preferendo srotolare una grande bandiera della pace.

La posizione di Zaki sul conflitto israelo-palestinese

Negli ultimi giorni Zaki ha espresso più volte la sua opinione sul conflitto tra Israele e Palestina. "La situazione che stiamo vivendo è conseguenza delle politiche dell'attuale governo israeliano. Non è sorprendente", ha detto in un'intervista al Tg1 l'11 ottobre. Ha poi ribadito come la sua posizione non sia pro-Hamas, ma di preoccupazione per i civili. Dalle sue dichiarazioni sono scaturite molte polemiche che hanno portato all'annullamento della sua partecipazione ai tre eventi.

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