Pasticche, alcol e incontri in motel: come operava il cantante dei Blues Brothers italiani arrestato
Video hard da vendere online, incontri organizzati con gli adulti negli hotel a ore delle zone industriali, un tariffario per le prestazioni sessuali dei minorenni a uso e consumo dei clienti paganti.
I Carabinieri della compagnia di Merate hanno così ricostruito quello che sarebbe stato a tutti gli effetti un sistema criminale di sfruttamento di minori, che ha condotto in carcere per pedopornografia e prostituzione minorile Graziano Rigamonti, detto Greg, barista di Besana Brianza e cantante di una tribute band italiana dei Blues Brothers. Il 34enne, già ai domiciliari per una presunta violenza sessuale nei confronti di una 17enne, si trova accusato per violenza sessuale su minore, sfruttamento della prostituzione anche minorile, pedopornografia, documenti falsi sostituzione di persona e cessione di droga e sostanze psicotrope a minorenni.
Orge filmate con minorenni (a cui spesso offriva pasticche e ansiolitici per superare ogni inibizione) dal 34enne e vendute online, incontri con clienti maturi organizzati in squallidi motel della provincia brianzola e regolati da un vero e proprio tariffario: secondo quanto ricostruito dall'attività investigativa, nel suo bar di Beverate di Brivio Rigamonti avrebbe reclutato minorenni, ragazzini e ragazzine, per farli prostituire e girare video proibiti da vendere a clienti maturi. In cambio, la promessa di conoscere presto i protagonisti del mondo dello spettacolo, con cui millantava strette conoscenze.
Sono almeno tre i minori che il cantante (di cui il gip ha sottolineato già più volte "la capacità di fare leva su di loro, inducendoli a piegarsi alla propria volontà") avrebbe sfruttato per mesi, da aprile 2022 alla scorsa estate del 2023: un quindicenne, una sedicenne e un diciassettenne. Per ogni prestazione sessuale risulta che "Greg" si sarebbe tenuto il 30 per cento della tariffa pagati dai clienti, da 70 euro per mezzora fino a 1.500 euro per un'intera giornata.