Partorisce in volo con l’aiuto di un chirurgo tra i passeggeri, bimbo salvato all’aeroporto di Malpensa
Un bambino è nato in aereo prima di arrivare all'aeroporto di Malpensa nella tarda serata di sabato 30 settembre. I suoi genitori si erano imbarcati a Dubai, negli Emirati Arabi, ma già quando si trovavano sullo spazio aereo dell'Iran è iniziato il travaglio. Ad accoglierli sulla pista lombarda è arrivata un'ambulanza attrezzata con nursery e terapia intensiva, partita dal Filippo Del Ponte di Varese. Sia la madre che il piccolo hanno trascorso una notte in ospedale e sono in buona salute.
La nascita a 10mila metri di altitudine
Ad assistere al parto in volo c'era un chirurgo, di origine asiatica come i genitori del neonato, che si è dovuto improvvisare ginecologo a 10mila metri di altezza. È stato lui, dunque, a far nascere il piccolo quando con l'aereo A380 di Emirates si trovavano sopra lo spazio aereo iraniano.
Dopodiché, quando ormai mancava poco all'atterraggio sulla pista di Malpensa, è partita la chiamata al 118. L'Asst Sette Laghi ha mandato un'ambulanza speciale, con medici e infermieri neonatologi, per prestare i primi soccorsi alla madre e al suo bambino. Come spiegato da LaPrealpina.it, con il mezzo di soccorso si sono agganciati all'aereo, in modo da non farli spostare.
La notte in ospedale
L'ambulanza li ha poi portati al Del Ponte di Varese dove il neonato è stato visitato dall'equipe del professor Massimo Agosti nel reparto di Terapia subintensiva neonatale. Il piccolo pesa circa 3 chili e, come la madre, è in buona salute.
Mamma e figlio hanno trascorso la nottata di sabato 30 settembre in ospedale per precauzione, ma già il giorno seguente sono potuti uscire per andare dai loro parenti che vivono nel Nord Italia. Rimangono alcune perplessità su come e perché sia stato concesso alla donna di salire a bordo di quell'aereo, visto che risultava ormai al termine del periodo di gestazione.