Vaccinazioni al via nel drive through dell’esercito a Milano: somministrazioni in cinque minuti
Al via a Milano le vaccinazioni nel drive through dell'esercito costruito in via Novara, in prossimità del Parco Trenno, e utilizzato dallo scorso autunno per i tamponi. Due postazioni sono state convertite in punti vaccinali, mentre altre sei postazioni, per il momento, continueranno ad essere utilizzate per lo screening con i test molecolari e rapidi per individuare il Coronavirus. I primi a cominciare saranno i docenti, con il vaccino AstraZeneca. Il sistema prevede una sorta di "catena di montaggio" dall'accettazione alla somministrazione: tutto in 5 minuti senza scendere dall'auto, a cui se ne aggiungono altri 15 per l'attesa all'interno del parcheggio nel caso di eventuali reazioni avverse.
Inaugurati vaccini drive through dell'esercito a Milano
All'inaugurazione delle postazioni vaccinali erano presenti il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana e il vice sindaco di Milano, Anna Scavuzzo. Nelle prossime settimane potranno essere riconvertite anche le altre postazioni, in base alle esigenze. Il drive through di Milano è il più grande in Italia, con un'area occupata di circa 2.000 mq e un parcheggio di 20.000 mq. Ora è il primo ad essere trasformato in punto per la somministrazione dei vaccini. Si inizierà da 600 vaccini al giorno, per giungere, a pieno regime, fino a 2.000.
Vaccinazioni dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.30
La linea dedicata alla vaccinazione, con impiego di medici e infermieri militari, sarà operativa dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.30 ed è situata all'interno della struttura già attiva dallo scorso 13 novembre con una capacità di effettuare fino a 800 tamponi al giorno. Il centro ospedaliero militare di Milano metterà a disposizione il personale medico e sanitario mentre Asst Santi Paolo e Carlo della Regione Lombardia gestirà tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi.
Il governatore lombardo Fontana ha sottolineato la necessità di accelerare: "Credo che la gente sia arrivata ai limiti della capacità di sopportare le limitazioni alle libertà personali e alla capacità di sostenere le attività economiche". Il ministro della Difesa ha ricordato che "la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo come commissario all'emergenza Covid dà senso all'impegno, allo sforzo e al lavoro che le forze armate possono dare al Paese nella lotta alla pandemia". "Le forze armate – aggiunge – sono logistica, organizzazione, catena di comando, competenze, professionalità a disposizione del Paese. Il loro spirito è lavorare con concretezza, serietà e senza tante parole".