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Parla lo studente accoltellato davanti a scuola da un 18enne: “Diceva che mi avrebbe sgozzato”

Il racconto del padre. “Mio figlio ha avuto paura di morire, ora è sconvolto. Tre settimane fa aveva ricevuto minacce di morte da quel ragazzo: lo accusava di aver tirato uno schiaffo a un’amica comune.
A cura di Francesca Del Boca
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"Tentava di colpirmi alla gola. Mi diceva ti apro la testa, ti sgozzo. Per fortuna sono riuscito a schivarlo". Sono le parole del 16enne che martedì scorso è stato accoltellato alla gamba da uno studente 18enne dell'istituto professionale Afol a Pieve Emanuele (Milano), riportate da il quotidiano Il Giorno.

Il 18enne accusato di tentato omicidio aggravato

Il giovane aggressore, che dopo l'agguato davanti a scuola ha gettato il coltello in un cestino, ha dichiarato di aver agito per "proteggere una ragazza" che il 16enne stava frequentando, per lui "quasi una sorella". Per questo il gip Alberto Carboni ha disposto il carcere per il giovane accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, una "banale lite per una ragazza contesa": il 18enne, durante l'interrogatorio, non avrebbe inoltre espresso il "minimo pentimento per la propria azione, ma ne ha anzi quasi rivendicato la legittimità".

Il padre: "Aveva già ricevuto minacce di morte dall'aggressore"

«Non vuole tornare in classe. Prima l’aggressore ha provato a colpirlo alla gola,ha avuto paura di morire", ha detto il padre del ragazzo a Fanpage.it."Mio figlio mi ha chiamato quando era a terra, diceva: Corri papà, mi hanno accoltellato. Era in una pozza di sangue, per terra". E ancora.  "Tre settimane fa aveva ricevuto minacce di morte da quel ragazzo.  Lo accusava di aver tirato uno schiaffo a una amica comune, ma non è vero. Ho sempre insegnato a mio figlio il rispetto per le donne, non farebbe mai una cosa del genere".

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