Parla il fidanzato di Yana Malayko: “Dumitru diceva che l’avrebbe uccisa se l’avesse vista con un altro”
"Non accettava la fine della relazione. La pedinava, le diceva che l'avrebbe uccisa se lei fosse uscita con un altro ragazzo che lui conosceva". A parlare è il fidanzato di Yana Malayko, la 23enne di origini ucraine assassinata a Castiglione delle Stiviere (Mantova) nella notte di venerdì scorso 20 gennaio.
Mentre l'ex compagno Dumitru Stratan, che avrebbe confessato l'omicidio alla sorella ("È una traditrice, ho ammazzato lei come lei ha ammazzato me") e che fin da subito è stato accusato di esserne il responsabile, continua invece a tacere sul luogo di occultamento del cadavere: è in carcere a Mantova da sabato 1 gennaio, ma si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere.
Parla il fidanzato di Yana Malayko
"Yana era sicura che lui la seguisse. Dumitru le aveva detto che poteva geo-localizzarle il cellulare per scoprire ogni suo movimento, e infatti vedevo Yana che spegneva e riaccendeva il telefonino nella speranza di eludere il controllo". Il racconto di Andrei, l'ultimo fidanzato di Yana, riporta agli investigatori la quotidianità della 23enne, trascorsa ogni giorno tra ansia e paura. E persino botte, violenze di ogni genere. Lo riporta direttamente dagli atti della Procura di Mantova Il Corriere della Sera. "Le aveva domandato se non si vergognasse, ad avere un compagno diverso da lui".
"Deve accettare la separazione", scriveva Yana a Andrei. "Non per me, ma per sé". Sì, perché Yana aveva tutta l'intenzione di rifarsi una vita, e di liberarsi di quell'uomo possessivo e opprimente. "Ma non è una persona ragionevole, inutile insistere", risponde lui, in uno scambio di messaggio. "Cerca di dormire, tesoro", lo rassicura infine lei.
La notte dell'omicidio e il mistero del cadavere
Poco dopo, la notte dell'omicidio. Dumitru Stratan sollecita Yana a prendere in consegna il loro cane Bulka, dicendo che sta male. Poi più nulla: Yana sparisce. Il delitto, forse avvenuto con un coltello, è datato tra le 2.30 e le 5: l’orario dell’uscita di Stratan da casa, ripreso mentre trascinava un grosso sacco nero.
Disperati i familiari, alla ricerca del corpo della figlia scomparsa. "Se qualcuno ha sentito pianti o urla chiami la polizia, per favore", la richiesta della mamma di Yana. "Se qualcuno ha visto qualcosa di strano, lo riferisca subito alla polizia. Se qualcuno vede una ragazza che sembra lei camminare per strada, allerti le forze dell'ordine immediatamente, potrebbe essere mia figlia che ha bisogno di aiuto".