Papà rapisce la figlia di 12 anni che viveva in Belgio con la madre: denunciato
Un uomo di cinquant'anni è accusato di aver rapito la figlia di 12 anni che viveva in Belgio con la madre. A raccontarlo è il quotidiano Il Corriere della Sera. Sembrerebbe infatti che il cinquantenne abbia deciso di trattenere la piccola a Milano. La coppia aveva firmato alcuni mesi fa la separazione consensuale dove era stato stabilito che la ragazzina dovesse rimanere con la madre.
La ragazzina sarebbe dovuta rientrare in Belgio il 27 agosto
Il giudice aveva, ovviamente, disposto che l'adolescente trascorresse alcune settimane anche con il padre residente nel capoluogo meneghino. Le regole sono state sempre rispettate tranne quest'estate quando l'uomo ha comunicato la sua decisione all'ex compagna. La dodicenne sarebbe dovuta partire il 27 agosto con un aereo decollato da Linate e diretto a Bruxelles. La madre avrebbe chiamato il cinquantenne e gli avrebbe detto che avrebbe aspettato la piccola in aeroporto.
La denuncia presentata in Procura
L'ex compagno le avrebbe però annunciato che non ci sarebbe stato alcun viaggio di ritorno e che la figlia sarebbe rimasta con lui a Milano. Nei giorni successivi, l'uomo è stato irremovibile. La quarantenne ha così presentato denuncia alla Procura di Milano. L'avvocato che la assiste, Alexandro Maria Tirelli, ha inoltrato la stessa alla Procura per i minorenni.
La donna, che ha specificato che l'ex non si è mai opposto a un suo trasferimento in Belgio, ha raccontato di aver parlato telefonicamente con la figlia. La ragazza le avrebbe detto di sentire la mancanza della donna, di essere triste e di vomitare per il nervoso: "Percepisco che alcune informazioni che la bambina mi fornisce (oppure non mi fornisce) siano evidente frutto del timore di suscitare la rabbia del padre, il quale ascolta ogni nostra conversazione".
Sembrerebbe inoltre che il padre della piccola abbia specificato che non sarà iscritta in nessuna scuola a Milano.