Palpeggia le figlie di 9 e 13 anni: padre condannato a sei anni di carcere
Un uomo di 52 anni è stato condannato a una pena di sei anni di carcere per aver violentato le figlie minorenni quando ancora non avevano 10 e 14 anni. I fatti sono accaduti a Brescia e tra il 2009 e il 2014. L'imputato, però, non è più reperibile dal 2020. Le piccole, invece subito dopo gli abusi subiti, sono state portate in una comunità protetta per minori per poter superare i traumi vissuti.
Gli abusi sono avvenuti tra il 2009 e il 2014
Nella mattinata di ieri, giovedì 6 aprile, il Tribunale di Brescia ha emesso la sentenza. Il pubblico ministero Antonio Bassolino aveva chiesto una pena più lieve, ma il giudice ha disposto una condanna a sei anni per violenza sessuale pluriaggravata. Gli abusi risalgono al periodo tra il 2009 e il 2014: l'uomo avrebbe costretto le figlie minorenni a subire atti sessuali che consistevano in "ripetuti toccamenti delle parti intime e baci sulla bocca".
Il padre è sparito dal 2020
Le condotte sono aggravate dal fatto che figlia minore non aveva ancora compiuto dieci anni. La maggiore, invece, non ne aveva ancora compiuti quattordici. I servizi sociali avevano poi stilato alcune relazioni dopo aver incontrato le due sorelline. Queste e gli atti elaborati dalle indagini della squadra mobile della Questura di Brescia è stato possibile formulare il capo d'imputazione e arrivare alla condannata.
Subito dopo le indagini, le piccole sono state trasferite in una comunità protetta. Entrambe, adesso, dovrebbero essere maggiorenni. Sicuramente, quanto vissuto, ha lasciato in loro ferite difficile da rimarginare. Il padre invece dal 2020 è irreperibile ed è quindi ricercato per scontare la pena che è stata stabilita ieri con la sentenza.