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Palazzo Marino, la bandiera trans per ricordare le vittime di transfobia: “Milano città dei diritti”

Un bandiera transgender dai classici colori rosa, azzurro e bianco è stata esposta all’esterno di Palazzo Marino a Milano per ricordare le vittime di transfobia che quest’anno nel mondo sono state più di 350. Una iniziativa voluta dai consiglieri Pd Diana De Marchi e Angelo Turco che su Facebook ha commentato: “Milano ancora una volta si conferma città dei diritti, del rispetto e dell’inclusione”.
A cura di Chiara Ammendola
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Nel giorno del "Transgender Day of Remembrance", istituito per ricordare tutte le vittime di transfobia il comune di Milano ha voluto esprimere il proprio messaggio di solidarietà esponendo la bandiera transgendere all'esterno di Palazzo Marino: "Il Comune di Milano è al fianco di tutte le persone transgender, sempre", ha spiegato in un post su Facebook il consigliere comunale Pd Angelo Turco che insieme alla collega Diana De Marchi si è fatto promotore dell'iniziativa.

Milano continuerà a portare avanti politiche inclusive

"Onestamente, le offese e gli attacchi della destra, da Fratelli d'Italia al "quotidiano" Libero anche questa mattina, non ci interessano – ha spiegato Turco nel breve post social – continueremo a portare avanti politiche inclusive. Quest'anno siamo riusciti a fare un passo in più: con l’apposizione della bandiera transgender sulla facciata di Palazzo Marino, il TDOR è diventato finalmente un evento della città di Milano. Negli ultimi mesi, insieme alla mia collega consigliera comunale Diana De Marchi e al Coordinamento Arcobaleno, mi sono impegnato per raggiungere questo obiettivo e oggi, finalmente, ci siamo riusciti. Milano ancora una volta si conferma città dei diritti, del rispetto e dell’inclusione".

La bandiera un segnale di speranza per lavorare per una città più giusta

Il "Transgender Day of Remembrance" è una ricorrenza nata nel 1999 per ricordare tutte le vittime di transfobia nel mondo, da Gwendolyn Ann Smith, attivista transgender, in ricordo di Rita Hester, una donna transgender assassinata nel 1998, attraverso lo svolgimento di una veglia a San Francisco. "Il Comune di Milano si unisce alla comunità LGBTQIA+ nel ricordo delle 350 vittime che quest’anno hanno perso la vita per colpa dell’odio transfobico che ancora oggi imperversa nella nostra società – ha commentato con favore il coordinamento arcobaleno di Milano – siamo lieti di aver lavorato insieme alla municipalità per lanciare un segnale importante di speranza per una città più equa, giusta e che non dimentichi chi subisce tutti i giorni abusi e violenze, fino alla morte".

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