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Palazzina esplosa nel Pavese, un padre voleva tentare il suicidio con il gas

L’uomo, un 43enne di Palestro (Pavia), prima di aprire il rubinetto del gas di casa aveva mandato un messaggio vocale alla figlia per annunciarle il suicidio. Ferito in modo grave, con ustioni su tutto il corpo, si è però salvato.
A cura di Francesca Del Boca
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Uno scoppio terribile. Un rumore violento, i vetri delle finestre di tutta la via che vanno in frantumi. È stato un gesto volontario quello che ha portato all'esplosione di un appartamento dentro una palazzina di Palestro, provincia di Pavia.

O meglio un gesto disperato: quello di un padre 43enne, che poco prima di accendere il rubinetto del gas in casa ha mandato un messaggio vocale su WhatsApp alla figlia, per avvisarla del suo intento di farla finita.

Non è in pericolo di vita

Si è salvato, invece, Francesco Manfrin. Anche se ferito in modo grave, con ustioni su tutto il corpo, adesso si trova ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano. Le sue condizioni sono serie, ma non si trova in pericolo di vita. In salvo anche i due cani dell'uomo, che avevano riportato qualche ferita nello scoppio.

La coppia di vicini coinvolta

Nell’esplosione è stata coinvolta anche una coppia di vicini, che abita nell’appartamento a fianco. Sono due coniugi di 71 e 60 anni, sotto choc ma non in gravi condizioni. Hanno però dovuto abbandonare il proprio tetto: entrambi gli appartamenti, infatti, sono stati dichiarati inagibili dai vigili del fuoco.

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