Ottiene il reddito di cittadinanza coi documenti falsi. Ma aveva precedenti per lesioni e ricettazione
La discussione sul Reddito di cittadinanza, sui suoi effetti ma soprattutto sui beneficiari reali della misura di sostegno al reddito è storia di questi mesi, con numerose proposte di modifica (alcune anche di cancellazione totale del Rdc). Di certo c'è che i controlli, seppur non tempestivi, alla fine riescono spesso a smascherare quanto meno i casi più eclatanti di truffa ai danni dello Stato, come questo avvenuto a Luino, centro in provincia di Varese affacciato sulla Svizzera.
Il Settore Frontiera della Polizia di Stato di zona ha deferito in stato di libertà un 59enne domiciliato nella vicina Gemonio ma originario del Marocco, per avere inoltrato all'Inps false dichiarazioni per ottenere il reddito di cittadinanza. Ad un controllo più approfondito da parte delle forze dell'ordine l'uomo è risultato avere anche una bella sfilza di precedenti per ricettazione, lesioni aggravate, minacce e reati in materia di stupefacenti, con annesse procedure espulsive attive a suo carico.
In questo caso la falsa attestazione all'Istituto di previdenza consisteva nel dichiarare la propria condizione di regolarità in Italia, prerequisito fondamentale per poter beneficiare del reddito di cittadinanza secondo le leggi attuali. La situazione si è protratta da marzo a oggi: in questo periodo il cinquantanovenne ha incassato assegni per un importo complessivo pari a circa tremila euro. Per il truffatore è scattata, oltre alla denuncia, anche l'immediata segnalazione all'Inps, che ha subito interrotto i pagamenti..